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Codici manoscritti visitabili dal vivo, la Malatestiana svela al pubblico due preziosi esemplari del XIV secolo

Con la riapertura ai visitatori della Biblioteca Malatestiana riprende anche la consueta esposizione di due manoscritti nelle teche collocate nell'atrio. I due Codici selezionati, che resteranno esposti per il mese di giugno, contengono opere di Giustiniano e risalgono al XIV secolo. Entrambi preziosi, si distinguono per motivi differenti: uno è riccamente decorato con immagini di straordinaria vivacità, l'altro presenta splendide miniature su fondo dorato.
Si tratta dell’Infortiatum cum apparatu Accursii, databile tra il 1331 e il 1340, e del Digestum novum seu Pandectarum libri cum commento Accursii, databile tra il 1301 e il 1400.
Il primo manoscritto presenta una scrittura bononiensis eseguita da una sola mano, maniculae (segni a forma di mano disegnati ai margini di una pagina, per evidenziare un passaggio del testo), segni di paragrafo e titoli in rosso e blu. Nei margini si trovano postille e commenti al testo. Nel codice, riccamente decorato, sono inoltre presenti 3 scene grandi illustrate, 13 più piccole quasi sempre accompagnate da lettere iniziali istoriate che illustrano il contenuto dei singoli libri e 5 riquadri con soggetti di flora e fauna.

Le miniature, opera di uno stesso artista, sono dovute alla mano dell'“Illustratore”, un artista che lavora nella prima metà del ‘300. Le scene hanno fondali molto semplici e con architetture lineari, ma è straordinaria la vivacità con cui sono resi i paesaggi, le piante, gli alberi, gli animali, ma soprattutto i personaggi, dai volti così ben delineati da potersi quasi definire ritratti se non addirittura caricature.

Il secondo Codice invece sembra scritto da almeno due copisti, entrambi probabilmente d'Oltralpe. In questo manoscritto sono presenti iniziali variamente decorate e moltissime note manoscritte, su tutte le carte che lo compongono. È arricchito da sette piccole miniature su fondo oro, con alcuni elementi decorativi tipicamente francesi dalle figure snelle con vesti allungate, ma quello che rende il codice raro e prezioso è la presenza di spazi ancora vuoti, pronti ad accogliere miniature non ancora realizzate. Il manoscritto non è stato terminato, ma proprio questo lo rende prezioso in quanto rappresenta una importante documentazione sul lavoro dei miniatori del XIV secolo. 
L’atrio della Biblioteca Malatestiana, nel quale sono esposti i Codici, è raggiungibile solo dietro pagamento del biglietto della visita guidata alle biblioteche Malatestiana e Piana (si ricorda tuttavia che fino al 31 luglio la visita è gratuita). 

Per visitare l’Antica è necessario prenotare almeno con 24 ore di anticipo scrivendo a prenotazioni@comune.cesena.fc.it oppure contattando lo 0547 610892. 

I visitatori saranno accolti dalle guide all’ingresso al piano terra (ingresso lato via Montalti) e verranno accompagnati al primo piano all’Aula del Nuti. 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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