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Nuovo coronavirus, riprende l’attività negli orti comunali

Riprende a Cesena l’attività degli orti di Quartiere.
L’Amministrazione comunale lo ha comunicato ai 12 Presidenti di Quartiere specificando che la decisione arriva a seguito dell’Ordinanza regionale che consente la coltivazione del terreno per attività diretta alla produzione per autoconsumo anche all’interno di orti urbani e comunali.

Il tutto deve svolgersi evitando forme di aggregazione e di assembramento e rispettando le norme igienico-sanitarie in vigore tese a tutelare tutti i soggetti più a rischio contagio.

“Gli orti – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – rappresentano per molti pensionati un elemento di svago ma in questo particolare momento è opportuno uscire di casa solo per le emergenze e per comprovate necessità”.

L’Ordinanza firmata dal Presidente Stefano Bonaccini e valida in tutto il territorio regionale dispone infatti che dal 23 aprile al 3 maggio saranno consentite alcune attività come la cura degli orti urbani e comunali, ma senza spostarsi fuori dal comune di residenza, o il taglio della legna per autoconsumo - sempre all’interno del proprio comune -, o la vendita di prodotti florovivaistici (semi, piante, fiori).

La possibilità invece di poter coltivare il proprio orto anche se non adiacente all’abitazione (e anche se in altro Comune), purché su un terreno di proprietà, era già stata confermata dal Governo nei giorni scorsi. 

A Cesena sono 472 gli orti di quartiere (con una superficie media di 40 mq): 22 nel quartiere Cesuola, 46 nel Fiorenzuola, 167 nel Cervese Sud, 52 all’Oltresavio, 33 nel quartiere Rubicone, 28 nel quartiere Al Mare, 34 nel quartiere Dismano e 90 distribuiti tra il Centro Urbano e il Ravennate.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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