In seguito alla pubblicazione delle nuove disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri, in vigore fino all’intera giornata di domenica 8 marzo, tutte le iniziative di carattere pubblico hanno subito delle modifiche alla programmazione.
Per queste ragioni, sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; vanno dunque sospese manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico.
Per quanto riguarda la città di Cesena, è stata sospesa la Sagra della Margherita prevista per domenica 8 marzo.
“In tanti – precisa l’Assessore all’Economia Luca Ferrini – in queste ore hanno contattato il numero comunale ad uso pubblico 0547603555 per ottenere chiarimenti di varia natura e anche relativi a mercati, fiere e sagre.
Al momento, sulla base delle nuove misure precauzionali in vigore fino a domenica 8 marzo, imposte dal Governo nazionale, a Cesena si terranno regolarmente i mercati di mercoledì e di sabato, ma non potrà aver luogo la Sagra della Margherita, la tradizionale fiera popolare di mezza Quaresima che si tiene nel Quartiere Oltresavio, con giostre e bancarelle per grandi e piccini”.
In merito alle disposizioni contenute nel Decreto, che sostituisce l'Ordinanza emanata il 23 febbraio dal Ministro della Salute d'intesa con il Presidente della Regione, e indirizzate ai pubblici esercizi, bar, pub e ristoranti, si ricorda che lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub prosegue senza alcuna limitazione, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
“È chiaro che queste precauzioni guardano al buon senso di gestori responsabili e dei loro clienti – prosegue l’Assessore Ferrini – l’invito che può giungere dall’Amministrazione è quello ad evitare assembramenti numerosi e di predisporre arredi, tavoli e sedute, magari riducendone di poco il numero, nel rispetto delle distanze consigliate.
Si tratta di un sacrificio, lo sappiamo, che arriva in un periodo non certo felice per l’economia.
Ma resta il fatto che una misura applicata con diligenza potrebbe evitare, in prospettiva, altre sofferenze di natura non economica.
E credo che questa difesa della salute pubblica stia a cuore, primi fra tutti, proprio agli esercenti”.