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Lavori all'I.T.T. Blaise-Pascal, la risposta del sindaco Enzo Lattuca all’interpellanza di Cesena Siamo Noi

“Sono contento di rassicurare i cittadini, la comunità, gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie.
Non c’è alcuna intenzione di individuare una nuova sede né di utilizzare ad altri fini l’immobile di proprietà del Comune e risalente al 1908”.
Lo ha detto il Sindaco Enzo Lattuca rispondendo all’interpellanza presentata dal Consigliere comunale di Cesena Siamo Noi Vittorio Valletta sulla situazione I.T.T. Blaise Pascal a Cesena.

“Lo scopo dell’intervento attualmente in corso – ha spiegato il Sindaco – è di rendere questa sede scolastica più sicura, maggiormente efficiente dal punto di vista energetico e funzionale alle esigenze degli studenti e del personale che vi lavora.
Quando ci sono dei lavori si creano disagi: per questa ragione la collaborazione è fondamentale per ridurli al minimo.
Ma parlare di ‘mortificare la didattica’ e di ‘uccidere una realtà scolastica importante’, nel caso in cui alcune classi dell’ I.T.T. Blaise Pascal vengano trasferite temporaneamente all’Istituto professionale Comandini, secondo me è gravemente manchevole di rispetto verso una scuola che ha caratteristiche diverse, ma la medesima dignità, come l’Istituto professionale ‘Comandini’”. 

Per il Sindaco dunque si tratta di un’interpellanza basata su un “presupposto sbagliato” che male descrive la situazione e l’intenzione dell’Amministrazione provinciale e comunale. 
Qual è lo stato dell’arte?
“Non c’è – ha ribadito Lattuca – l’intenzione di spostare definitivamente l’Istituto Blaise-Pascal in un’altra sede. C’è d’altra parte la consapevolezza di voler andare a fondo sulle problematiche legate ai solai dello stabile per garantire la massima sicurezza a chi frequenta la scuola: dopo un’attenta indagine effettuata si sta portando avanti una seconda fase di approfondimento sulla situazione dei solai per arrivare ai primi di marzo ad avere un quadro completo degli interventi necessari rispetto ai quali c’è una disponibilità finanziaria di 500 mila euro che la Provincia ha a bilancio, così come sono presenti 700 mila euro (sempre risorse provinciali) attualmente destinati ad altro.
Se la situazione dovesse richiedere una maggiore prontezza di intervento la priorità sarà data a chi ne ha più bisogno.
Abbiamo un potenziale di 1,2 milioni per  poter intervenire nel 2021.
Non c’è dunque alcuna intenzione di individuare una sede altra né di utilizzare ad altri fini quell’immobile che, ricordo, risale al 1908”. 

Ma quali sono le ipotesi? 
“Alla luce di quelle che saranno le evidenze di questo approfondito studio che stanno realizzando società ingegneristiche specializzate sulla struttura – ha spiegato il Sindaco – capiremo insieme alla Provincia e alla Scuola (dal Dirigente agli studenti e ai loro genitori) se ci troviamo di fronte a una situazione che si può gestire senza pensare a sedi succursali provvisorie o se sarà necessario utilizzare l’ala della vicina Scuola secondaria di primo grado ‘Plauto’, che oggi ospita al terzo piano gli studenti della ‘Munari’ (i quali dal prossimo mese di settembre dovrebbero tornare nella loro ‘casa’ a Sant'Egidio, una volta terminate le opere di ristrutturazione). Se non dovessero bastare questi spazi apriremo un ulteriore confronto per cercare altre possibilità per ospitare le classi nel periodo di lavori”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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