Dopo aver presentato il percorso di formazione del Piano urbanistico generale che coinvolge i Comuni di Cesena e di Montiano, la Giunta comunale comunica importanti novità sul progetto di rigenerazione urbana del quartiere Novello, il cui scopo principale seguito dai soggetti promotori (Comune, Regione, Cassa Depositi e prestiti e la società finanziaria Fabrica Sgr) è il social housing. Si tratta dunque di un importante intervento che consentirà ai cesenati di abitare in affitto per tempi lunghi, abitare in affitto con possibilità di riscattare la proprietà in un secondo momento, oppure acquistare l'immobile, il tutto a prezzi agevolati. “Il nostro impegno – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è orientato a incidere positivamente sulla possibilità di accedere alla casa per le famiglie che vivono e lavorano a Cesena. Il progetto Novello nasce con questo obiettivo insieme a quello della rigenerazione urbana e rappresenta l'architrave del nostro piano casa che prevede anche interventi importanti sul patrimonio ERP annunciati in questi giorni dall'Assessora Mazzoni”.
La Giunta venerdì ha adottato una delibera di aggiornamento del business plan del Fondo Novello che sarà presentata giovedì 19 dicembre al Consiglio comunale e che contiene un’importante novità, ovvero la riduzione ulteriore del 15% dei canoni di affitto, che passeranno da 4,80 €/mq a 4,10 €/mq. I lavori del primo comparto (tra via Ravennate e via Cavalcavia, nella zona dell’ex Mercato Ortofrutticolo) partiranno nel febbraio 2020, per una durata stimata di due anni. Gli alloggi in social housing che verranno realizzati saranno 102: circa il 74% di questi saranno messi in locazione per 10-15 anni, circa il 6% sarà invece destinato alla locazione a termine per 8 anni con patto di futura vendita, circa 20% infine saranno messi in vendita. Le 114 unità edilizie in totale, sono completate da 12 immobili adibiti ad attività commerciali.
“Per un bilocale della superficie complessiva di 58 mq (70 mq complessivi) – prosegue il Sindaco – il canone di affitto mensile sarà di 290 euro, che diventano 450 euro per un appartamento di 95 mq (100 mq complessivi). Si consideri come elemento di raffronto che il canone medio per la fascia alta degli alloggi ERP si aggira intorno ai 339 euro. Anche i prezzi dell'acquisto rispettano i criteri del c.d. ‘social housing’: nel primo caso si parla di 92.580 euro, mentre nel secondo caso di 195.460 euro. Dunque il costo al metro quadro per un immobile nuovo va dai 1.300 ai 1.700 euro, a fronte di un prezzo di mercato che oscilla dai 2.100 ai 2.500 euro”.
Il progetto, che costituisce un tentativo di forte innovazione sul versante della sostenibilità urbana, dell'integrazione sociale e della sicurezza urbana e che in totale si compone di 4 stralci per 376 alloggi da destinare a coloro che non presentano un reddito sufficiente per accedere al libero mercato e neppure i requisiti per rientrare nei primi posti delle graduatorie delle case popolari, prevede inoltre importanti opere di urbanizzazione che verranno realizzate nei prossimi mesi. Saranno realizzati parcheggi pubblici, piazze e percorsi pedonali, verde e piantumazioni, impianti di illuminazione pubblica e spazi per la raccolta dei rifiuti, oltre all’esecuzione di opere di interesse generale quali: la riqualificazione del sottopassaggio di collegamento con la vicina stazione ferroviaria, la realizzazione di una pista ciclopedonale e del verde a corredo dei collegamenti stradali, la rotonda tra Via Cavalcavia/Via Togliatti, pista ciclopedonale che dall’ingresso nord della Stazione porterà al nuovo Campus universitario. Mentre il parco, vero polmone verde della città di Cesena con oltre 5 mila alberi, è già stato realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e inaugurato nel gennaio scorso.
“Per quanto riguarda la realizzazione dei restanti tre comparti, ovvero quelli che si sviluppano su aree private– precisa il Sindaco – c’è l’intenzione di rivederli alla luce delle mutate esigenze del contesto immobiliare e sulla base delle nuove direttive dettate dal Pug che sarà approvato nel 2021 e che sostituirà il Pru nel suo complesso”.