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La grande arte cesenate: ricordo di Giovanni Cappelli


Inaugura il 7 dicembre alle 18 alla Galleria d'arte Damasco e sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio una seconda esposizione che, insieme a quella allestita in Pinacoteca Comunale e all'evento presso l'Abbazia del Monte, completa il ciclo di incontri ed esposizioni dedicate a Giovanni Cappelli.
La mostra, dal titolo “La pittura come speranza: oltre 30 opere del pittore cesenate provenienti da collezioni.

Giovanni Cappelli (Cesena, 1923 – Milano 1994) appartiene, assieme ai pittori Alberto Sughi e Luciano Caldari, alla “Scuola di Cesena”.
Cappelli si è formato a Bologna dove ha frequentato il Liceo artistico e successivamente i  corsi della Scuola del Nudo tenuti da Virgilio Guidi all’Accademia delle Belle Arti. Le sue prime opere risentono dell’influenza di Fattori e del Viani e del suo vissuto nella provincia romagnola: i soggetti sono il mercato, la campagna, le strade della sua città. Al mondo dei contadini e degli umili e alla terra romagnola è ispirata la sua prima personale nel 1953 a Milano. Nel 1956 è stato invitato alla Biennale di Venezia mentre nel 1959, spinto dal desiderio di confrontarsi con le ultime ricerche figurative, si trasferisce a Milano dove stringe contatti con Banchieri, Vaglieri, Ferroni, e con quegli artisti che erano alla ricerca di un nuovo modo di affrontare la figurazione e dipingere la realtà. A contatto con la città metropolitana Cappelli ha abbandonato i soggetti rurali per concentrarsi sull’opprimente realtà delle periferie milanesi.
Numerose sono le mostre allestite negli anni Settanta, Ottanta e Novanta e le partecipazioni a importanti manifestazioni artistiche e nazionali. Giovanni Cappelli è morto a Milano il 5 marzo 1994.“







 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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