Novità importanti per Pieve 6, la società di trasformazione urbana (Stu) costituita dal Comune nel 2007 con il compito di seguire l'attuazione del comparto PIP C11 di Pievesestina, per la quale sembra avvicinarsi la fase progettuale.
Domani, martedì 1 marzo, durante la riunione della prima commissione consiliare (competente in materia), sarà presentato ufficialmente il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione Daniele Foschini, che subentra nell'incarico all'architetto Emanuela Antoniacci, dirigente del settore Sviluppo Produttivo e Residenziale del Comune. Esperto in materia amministrativa, Foschini è attualmente impiegato in uno studio di consulenza del lavoro, ed è stato anche consigliere comunale (dal 1985 al 1990) e presidente del quartiere Valle Savio (dal 1990 al 1995).
"Il passaggio del testimone al timone del cda di Pieve 6 - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti - si è reso necessario in seguito alle dimissioni dell'architetto Antoniacci che, dopo aver traghettato la Stu nel delicato momento della transizione, giunta alla vigilia dell'avvio della fase progettuale vera e propria, non poteva più ricoprire il ruolo di presidente visto che, in veste di dirigente, sarà chiamata a occuparsi dell'istruttoria del comparto. A lei desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento per l'impegno dedicato in questo incarico".
"Ma soprattutto, - anticipano Sindaco e Assessore - nella stessa seduta della commissione saranno illustrate le modifiche apportate allo statuto societario e alla convenzione per dar seguito alla soluzione individuata nell'estate scorsa per dare finalmente il via all'attuazione dell'insediamento produttivo, dopo quasi vent'anni di tentativi infruttuosi. Con queste modifiche si mira a determinare due aspetti fondamentali: da un lato la certezza del valore delle aree, dall'altro la definizione delle modalità di acquisizione".
E' proprio questa la novità più rilevante: ai proprietari delle aree è offerta una duplice opzione: potranno scegliere se vendere i loro terreni o se conferirli alla Stu. In quest'ultimo caso gli appezzamenti conferiti diventeranno parte del capitale sociale e il loro proprietario entrerà a far parte della società. La creazione di questo doppio canale comporta un duplice beneficio. Da un lato, potendo acquisire i terreni attraverso la formula del conferimento, la Stu contiene il suo debito.
D'altro canto, l'aumento del capitale privato nella compagine sociale alleggerisce il livello di rischio di impresa del Comune. La definizione dei prezzi da applicare discende dalla necessità di rivedere la precedente valutazione, così come richiesto dall'Agenzia del Territorio nel 2005, anche alla luce delle modifiche normative subentrate. La quotazione individuata è indicativamente di 70 euro al metro quadrato, e lo stesso valore sarà attribuito sia ai terreni venduti sia ai terreni conferiti. In questo modo la Stu avrà la possibilità di programmare con maggior certezza anche da un punto di vista economico il prezzo finale di vendita dei lotti produttivi. Infine, le aziende interessate potranno scegliere se acquistare i capannoni già pronti o le aree urbanizzate, per procedere autonomamente alla costruzione delle strutture necessarie alla loro attività.
Nelle previsioni, questo nuovo assetto permetterà di superare gli ultimi ostacoli - legati specialmente alle difficoltà di acquisizione dell'area - che finora hanno rallentato la realizzazione del comparto produttivo di Pievesestina. Dopo l'esame della commissione consiliare, per diventare operativi i nuovi testi di statuto e convenzione di Pieve 6 dovranno essere approvati dal Consiglio Comunale
Ufficio stampa
Federica Bianchi