testata per la stampa della pagina

Il Cinema Ritrovato al cinema

Il ritorno in prima visione di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola in una versione restaurata di 183 minuti che il suo autore dichiara “perfetta”, è l’occasione per un breve viaggio nel cinema della New Hollywood,
“il maggior fenomeno di rinnovamento del cinema statunitense dai tempi dell’avvento del sonoro” (Franco La Polla), che dalla fine degli anni Sessanta rivoluzionò stile, linguaggi e modi produttivi dello studio system.
Le altre due tappe: il fondativo Easy Rider di Dennis Hopper (anch’esso fresco di restauro), quintessenza del road movie e sintesi della cultura hippie, e M.A.S.H. di Robert Altman, demistificazione anarcoide del mito del soldato americano.

 

APOCALYPSE NOW - FINAL CUT

Lunedì 21 ottobre ore 21 - Cinema San Biagio
(USA/1979) di Francis Ford Coppola (183')

“Dato che l'originale di Apocalypse Now non era solo lungo ma anche insolito nello stile e nella
sostanza per un film dell'epoca, abbiamo pensato di tagliare ove possibile non solo per questioni di
tempo ma anche per tutto ciò che poteva sembrare "Strano" 
Una quindicina di anni dopo lo davano alla TV mentre mi trovavo in albergo, e dato che mi è sempre piaciuto l' inizio mi sono messo a guardarlo e ho finito per vedermelo tutto. Mi sono reso subito conto che il film non era strano come pensavo, ed era diventato più "contemporaneo".
Aggiungiamoci che molti (compreso il distributore) pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che è stato poi chiamato Apocalypse Now Redux [...]. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l' originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now - Final Cut.”
(FrancisFord Coppola).


 

Eventi precedenti:

EASY RIDER

Lunedì 07 ottobre, ore 21.00 - Cinema San Biagio
(USA/1969) di Dennis Hopper (95')

Da ovest a est: Wyatt e Bill (Peter Fonda e Dennis Hopper, entrambi anche sceneggiatori del film), dopo aver trasportato un quantitativo ingente di droga dal Messico, attraversano gli States sui loro chopper nuovi fiammanti diretti al carnevale di New Orleans. Quintessenza del road movie e sintesi della cultura hippy, un viaggio nella decadenza dell’American Dream, nei nuovi sogni ribelli, tra donne, sesso, motociclette, stupefacenti e ottima musica rock. Poi c' è anche una sottile trama con una morale, che trova la sua perfetta sintesi alla fine del film. E lascia un terribile amaro in bocca.
Indie fino al midollo, costò due lire e incassò milioni diventando il film-bandiera di un' intera generazione.


 

M.A.S.H

Lunedì 14 ottobre ore 21 - Cinema San Biagio
(USA/1970) di Robert Altman (116')

Dietro la sporca guerra di Corea si nasconde la sporca guerra del Vietnam e - se prestiamo ascolto al regista - ogni altra guerra imperialistica e commerciale americana. Perché immutato è il (tacito) consenso di cui godono i conflitti: "Volevo aggredire il pubblico, attaccarlo. Per me era il cattivo del film. Perché ritengo il pubblico responsabile (e tra il pubblico includo me stesso) di tutto ciò che noi troviamo inammissibile e che accade sotto i nostri occhi. I responsabili dei crimini mostruosi che si commettono sotto il nostro naso sono meno di coloro che consentono che ciò accada Palma
d'oro a Cannes.

 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito