testata per la stampa della pagina

Giornate europee della cultura ebraica

Domenica 15 settembre: ore 16.30 - Biblioteca Malatestiana, ore 18.00 - Palazzo del Ridotto


Per il secondo anno consecutivo il Comune di Cesena aderisce Giornate europee della cultura ebraica.
Per l'occasione domenica 15 settembre si terranno due incontri:

- Da Cesena ad Auschwitz. I Saralvo, per non dimenticare.
ore 16.30 presso la Sala Lignea, Biblioteca Malatestiana 

Durante l'incontro verranno presentate le Carte della Famiglia Saralvo (di origine ebrea sefardita, che da Cesena venne deportata ad Auschwitz e lì distrutta) restaurate, documenti rinvenuti anni dopo la deportazione.
L'argomento è stato ampiamente trattato dalla dott.ssa Francesca Panozzo (Museo Ebraico di Bologna) durante il Convegno "Cesena ebraica. Un percorso fra carte e codici", tenuto in Malatestiana, sempre in occasione delle Giornate della Cultura Ebraica del 2018. 

Interverranno: 
- Silvia Cecchini, restauratrice (Laboratorio di Restauro del libro, Abbazia di S.M. del Monte) 
- Franco Spazzoli, relatore e sponsor del restauro. 

Le Carte Saralvo e i Codici ebraici saranno esposti in mostra da venerdì 30 agosto e resi accessibili per la durata dell'evento nella Sala Piana della Biblioteca. 

- Breve storia della questione antisemita
ore 18.00 presso la Sala Sozzi di Palazzo del Ridotto

Lo storico Roberto Finzi presenterà il libro "Breve storia della questione antisemita" nella sua nuova versione rielaborata e aggiornata rispetto alla precedente uscita nel 1997.
Dai pogrom in Russia al caso Dreyfus, dall'idea di un "complotto sionista" ai lager nazisti, il XX secolo ha registrato un agghiacciante salto di qualità nella violenza degli attacchi. Proprio quando l'integrazione nelle società contemporanee sembrava un fatto acquisito, l'antiebraismo di matrice religiosa ha ceduto il passo all'antisemitismo fondato su presunte basi razzistiche.
Finzi ci conduce alla scoperta di questo male oscuro strisciante nella storia dell'umanità, di cui l'antisemitismo moderno è solo una parte della vicenda. "Conoscere la punta dell'iceberg può essere utile a far cogliere a ognuno di noi, nella società e in noi stessi, pure gli elementi che ne compongono il grande corpo immerso. E anche a far riflettere sulla paura del da noi diverso che pervade le società persino in questo inizio del terzo millennio, meraviglioso per le straordinarie innovazioni tecniche ma ancora impregnato di una moltitudine di antichi, radicati pregiudizi.

L'incontro è in coll. con Librerie Ubik                                                                             








 
 
Volantino.
 
 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito