Inizialmente prevista a metà maggio e rinviata di un mese a causa del maltempo, l’edizione 2019 della Giostra di Cesena, accompagnata da un ricco programma di iniziative collaterali, si svolgerà fra l’11 e il 16 giugno.
Si comincia martedì 11 giugno, alle ore 20:45, quando nel Chiostro di San Francesco si terrà la conferenza d’introduzione alla Giostra, a cura di: Daniele Molinari e Andrea Sirotti Gaudenzi.
A seguire il concerto del giovanissimo pianista Marco Rizzello.
Nato a Rimini nel 1997 e residente da sempre a Mercato Saraceno, è stato allievo del Conservatorio “Maderna” di Cesena (dove ha conseguito la laurea di I livello in Discipline musicali nel 2016) e del Conservatorio di Pesaro, dove ha studiato sotto la guida del M° Giovanni Valentini.Al suo attivo numerosi riconoscimenti: fra gli altri, ha vinto il “Premio Lamberto Brunelli” di Vicenza (2017) ed è stato finalista e vincitore del 2° Premio Assoluto al “Tim Tournoi International De Musique - 16^ édition” (2014).
Giovedì 13 giugno, alle ore 21:15, sempre nel Chiostro di San Francesco, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Cesena, la Scintilla del Risorgimento”, a cura della Bottega del Teatro di Franco Mescolini. Sarà l’occasione per scoprire un episodio poco noto – ma rigorosamente documentato - della storia cesenate, che assegna alla nostra città un posto speciale nelle vicende risorgimentali.
Venerdì 14 giugno, alle ore 18:30 appuntamento in Piazza della Libertà, da dove partirà una visita guidata a cura di Associazione Artemisia ai palazzi della Giostra. L’itinerario si dipanerà nelle vie del centro storico e toccherà, fra l’altro, a Palazzo Ghini e a Palazzo Guidi. Ma è possibile che si aggiungano a sorpresa altre tappe, offrendo anche l’occasione di visitare antichi palazzi di solito chiusi al pubblico. Particolarmente ricco il programma di sabato 15 giugno.Alle ore 16:00, l’invito è a recarsi in Pinacoteca (via Aldini) per intraprendere una camminata alla scoperta delle “Immagini di animali nell’arte a Cesena” sotto la guida esperta dell’appassionato studioso Franco Spazzoli.
A partire dalle ore 18:00, invece, al Circolo Ippico “Horse Center” dell’ Ippodromo di CesenaI cavalieri che si sfideranno domenica nella Giostra, incontrano i bambini. Infine, alle ore 18:30 si replica la Visita guidata ai Palazzi della Giostra a cura dell’ Associazione Artemisia. Il punto di partenza è sempre in piazza della Libertà.
E finalmente, domenica 16 giugno si arriva al cuore della manifestazione.Si comincia alle ore 11:00, quando prenderà il via il corteo storico, che si snoderà da Corso Comandini fino a Piazza del Popolo. Accanto ai figuranti in costume, ad animarlo ci sarà la Compagnia di Sbandieratori di Lugo. Al pomeriggio tutti sono invitati in cima al colle Garampo per un tuffo nella storia.Lo Sferisterio della Rocca Malatestiana dalle ore 16.30 farà da cornice alle danze con il Gruppo Balli Popolari a cura di Auser Cesena. Ma il momento culminante sarà alle ore 18:30 quando, sempre nello Sferisterio della Rocca Malatestiana, si terrà la Giostra all’Incontro: cinque cavalieri, in rappresentanza delle contrade di Cesena si sfideranno per conquistare il palio, che quest’anno è firmato dall’artista cesenate Leonardo Lucchi.
Un po’ di storiaCesena vanta una tradizione eccezionale, poiché la Giostra si disputò pressoché ininterrottamente per quasi quattro secoli, dal 9 dicembre 1465 (quando Papa Paolo II, con una bolla, la concesse alla città “in privilegio perpetuo”) fino al 1838; Cesena fu l'ultima città a mantenerla viva. La Giostra si teneva ogni anno - inizialmente il 9 dicembre e successivamente nel periodo di carnevale - in piazza Maggiore (oggi del Popolo) ed era preceduta da un corteo storico o tematico. La formula della contesa era piuttosto semplice: due cavalieri in armatura si lanciavano l’uno contro l’altro cercando di colpire l’avversario con una lunga lancia e di schivare, al tempo stesso, il suo colpo.
La disfida si articolava in più scontri, e chi metteva a segno il maggior numero di colpi si aggiudicava il premio, consistente in un pallium del valore di 25 ducati d’oro, messo a disposizione direttamente dalla Santa Sede, attraverso la Tesoreria della Camera Apostolica.
La città considerava la Giostra come una sua speciale prerogativa, tanto da offrirla come omaggio speciale agli ospiti di riguardo: legati papali, ambasciatori, principi, duchi o regine. Nel dicembre del 1655, ad esempio, ne fu organizzata una particolarmente sontuosa (almeno stando alle cronache del tempo) per accogliere la regina Cristina di Svezia, che fece tappa a Cesena durante il suo viaggio verso Roma.La documentazione relativa alla Giostra è copiosa ed è conservata all’Archivio di Stato di Cesena e alla Biblioteca Malatestiana: Bolle papali, cronache, documenti amministrativi, stampe, poemi…Ad esempio, Giuliano Fantaguzzi ne parla ripetutamente nel suo Caos, a testimonianza del rilievo che tale evento ricopre nella vita cittadina, e ne scrive Mauro Guidi nel suo Giornale.
Di notevole interesse I Capitoli della Giostra, libro edito nel 1641 dal tipografo cesenate Giuseppe Neri, e oggetto di numerose ristampe successive. Questa opera ci rivela i minimi dettagli del torneo, a cominciare dalle norme che regolavano il combattimento (puntigliosamente riportate) fino agli allestimenti dei palchi destinati ad accogliere le autorità e le dame.