Si intitola “Afro Basaldella. Espressioni del colore liberato” la conferenza che il professore Renzo Golinucci terrà mercoledì 29 maggio alle 17.00 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana. L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri dedicati all’arte dal dopoguerra agli anni ‘60, curato dall’Associazione Amici dell’Arte di Cesena.
Partito con una pittura neocubista nel primo dopoguerra, Afro Basaldella (1912-1976) si avvicina all’astrazione dopo aver conosciuto la scena artistica newyorkese nei primi anni Cinquanta ed è tuttora riconosciuto come uno dei principali esponenti dell’Informale italiano. Nel 1949-1950 realizza l’opera “Tenaglia e camera oscura” per la collezione Verzocchi di Forlì ed espone alla mostra "The New Decade: 22 European Painters and Sculptors" presentata in varie città degli Stati Uniti.
A metà degli anni Cinquanta la sua arte è conosciuta internazionalmente ed anche in Italia, dove entra a far parte della commissione per gli inviti della VII Quadriennale di Roma e dove ottiene il premio per il miglior artista italiano alla Biennale di Venezia. Nel 1958 gli viene commissionato un murale per la sede Unesco a Parigi, che prenderà il nome di “The Garden of Hope”.
Per tutta la sua vita, continua ad esporre le sue opere in tutto il circuito internazionale.