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Lo studioso cesenate Andrea Antonioli presenta il suo libro su “Cesare Borgia. Il principe in maschera nera”

Sabato 11 maggio, ore 16.30 – Aula Magna Biblioteca Malatestiana

 
Sarà  Cesare Borgia, una delle figure più discusse e intriganti di tutto il Rinascimento, il protagonista della conferenza che si terrà sabato 11 maggio alle 16.30, nell’ Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, quando sarà presentato il libro "Cesare Borgia. Il principe in maschera nera" (Newton Compton Editori, Roma 2018) scritto dallo studioso cesenate Andrea Antonioli. Qualificato il parterre dei relatori. Accanto ad Antonioli, interverranno Franco Bacchelli, docente di Storia della Filosofia all'Università di Bologna che parlerà di “Intellettuali alla corte di Cesare Borgia”; Riccardo Caporali, docente di Filosofia Morale all'Università di Bologna, con una relazione dal titolo “La Cesena ‘contingente’ del Duca Valentino”; Giovanni Giorgini, docente di Filosofia della Politica alla Columbia University e all’Università di Bologna che affronterà il tema "Sapere entrare nel male, necessitato. Cesare Borgia e Remirro de Lorca”. 

Con questo volume, Antonioli,  che è anche Direttore dell’Ente Morale Museo e Biblioteca Renzi di  San Giovanni in Galilea, ha voluto cogliere da angolazioni differenti e inaspettate il modo d’agire determinato, sorprendente, talvolta ambiguo del duca Valentino, mettendo in luce la sua introspezione psicologica che svela una personalità complessa e unica. La sua indagine passa attraverso gli eventi e le azioni di cui Borgia fu protagonista, nella vita pubblica come in quella privata.

La fisionomia sfuggente e indefinibile del Valentino si percepisce persino nel viso, probabilmente segnato dalla malattia che lo colpì ancora molto giovane, il volto che neppure i grandi pittori del Rinascimento, per ragioni che ci sfuggono, sembrano essere riusciti a tramandarci fedelmente.

Dunque, ci si chiede quale possa essere – tra i tanti – il vero volto di Cesare Borgia dietro quella sua maschera nera. Cesare Borgia – il duca Valentino – è la figura rinascimentale che più di tutte incarna con maggiore intensità l’essenza più autentica e profonda di quell’epoca: il suo pragmatismo, la sua tempestività d’azione, la sua caparbietà nello spingersi all’estremo, costituiscono l’emblema di un tempo in cui l’uomo si poneva al centro dell’universo, entro un cosmo tutto terreno nel quale è volontariamente negata ogni forma di trascendenza. Si tratta di una fase storica decisiva, quella delle grandi scoperte geografiche e delle grandi conquiste che rivoluzionarono la cultura, l’arte, la scienza e il pensiero.

Nonostante fosse destinato alla carriera ecclesiastica, la sfrenata ambizione porterà il giovane Borgia a diventare un condottiero e a ritagliarsi uno Stato autonomo nel cuore d’Italia. Borgia riuscirà a stringere alleanza con Luigi XII re di Francia e ad inserirsi in maniera prorompente al centro della drammatica situazione politica italiana con la penisola frazionata in numerosi piccoli stati: in questo clima Cesare risulta un maestro dell’inganno e dell’imprevedibilità. Inoltre Borgia fu protagonista assoluto in Romagna, la terra che amò più di tutte e che si mantenne sempre fedele al suo principe, anche quando ormai era fuori dai giochi politici e militari nell’intricato scacchiere italiano. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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