Giovedì 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 "al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Cesena - che a questi temi aveva già dedicato un importante momento di riflessione nel novembre scorso, ospitando lo scrittore triestino Boris Pahor (che nelle sue opere ha denunciato i crimini del regime fascista, di quello nazista e del regime comunista jugoslavo) e la storica Mila Orlic - celebrerà la ricorrenza nella giornata di giovedì con una breve cerimonia che si terrà alle ore 10.30: il sindaco Paolo Lucchi poserà una corona nel giardino dedicato alle "Vittime delle Foibe", che si trova a San Mauro in Valle, all'incrocio fra via Della Valle e via Certaldo. Alla cerimonia interverrà il dott. Angelo Trovato, Prefetto di Forlì-Cesena.
La celebrazione del Giorno del Ricordo è accompagnata da una serie di iniziative organizzate dall'associazione culturale "Il Dialogo", in collaborazione con il Circolo Culturale Ugo La Malfa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e con il patrocinio del Comune di Cesena.
Il programma è partito lunedì sera con la proiezione al San Biagio del film "Porzus". Martedì 8 febbraio, alle ore 21, al Palazzo del Ridotto, è previsto un incontro pubblico dal titolo "Giorno del ricordo: perché? Dalle foibe all'esodo" con l'intervento del professor Raoul Puppo, docente di Storia Contemporanea all'Università di Trieste. Nella mattinata di mercoledì 9 febbraio il professor Puppo interverrà anche a un incontro con gli studenti delle scuole superiori cesenati.
Ufficio stampa
Federica Bianchi