I Sindaci scendono in campo contro il decreto sul federalismo. Nella mattinata di sabato 5 febbraio, a partire dalle 10.30, i primi cittadini di 14 Comuni del comprensorio cesenate (Cesena, Bagno, Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Roncofreddo, San Mauro, Savignano, Sogliano, Verghereto) saranno davanti al Palazzo Comunale di Cesena, con coccarde tricolori e volantini, per spiegare ai cittadini le ragioni della loro contrarietà alla riforma predisposta dal Governo.
"Anche se tv e giornali ne parlano in continuazione, crediamo che ancora pochi sappiano cos'è il federalismo e, soprattutto, quali saranno le sue conseguenze pratiche per i Comuni e per i cittadini.
Per questo i Sindaci hanno deciso di dar vita a questa manifestazione - spiega il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, che si confronta quotidianamente con gli altri sindaci del comprensorio -.
Non siamo contrari al federalismo tout court. Anzi, pensavamo che sarebbe stata l'occasione per produrre una grande riforma istituzionale, dare maggiore autonomia e responsabilità agli enti locali e restituire ai territori un maggior quantitativo delle risorse prodotte da essi prodotte. E invece cosa si prospetta? Più tasse per tutti e Comuni meno autonomi.
La manifestazione dei Sindaci era già stata pensata nei giorni scorsi, prima del voto alla Bicamerale e della decisione del Consiglio dei Ministri di andare avanti lo stesso, approvando un nuovo decreto legislativo sul fisco comunale. Ma alla luce di quello che è successo, a maggior ragione chiediamo che si riapra il confronto con le Autonomie locali, con le Regioni e con il Parlamento".
Ufficio stampa
Federica Bianchi