"[...] Perché, vedete, celebrare un avvenimento storico, più o meno lontano, può comportare il rischio dell'enfasi retorica o del rituale richiamo al passato, nell'un caso senza sobrietà eserietà di contenuti, nell'altro senza calore di partecipazione umana e popolare. Ma questorischio si può evitare e lo stiamo evitando, come dice il carattere di tante iniziative che si stanno succedendo in tutta Italia, il carattere stesso di questo nostro incontro a Bergamo e
del programma che il vostro Sindaco ha annunciato. Le celebrazioni iniziate nel 2010 e in via di ampio sviluppo nel 2011 vogliono essere e saranno - tale è il mio convincimento e ilmio impegno - un modo di ritrovarci in quanto italiani nello spirito che ci condusse 150 anni fa a unirci come Nazione e come Stato, e nella riflessione comune sui travagli e sulle prove che abbiamo vissuto insieme, sui problemi che insieme abbiamo davanti. [...]".