Sabato 6 aprile alle 11.00 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana è in programma il convegno “Romagne. Spazi regionali, tradizioni civiche e storia pubblica”.
L’appuntamento è organizzato dalla Società di Studi Romagnoli, dalla Biblioteca Malatestiana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e dalla Fondazione Orogel, in occasione della pubblicazione del volume di Maurizio Ridolfi “Romagne. Società e politica, storia e tradizioni civiche nell’età contemporanea” edito dalla Società di Studi Romagnoli nel 2018. Dopo i saluti del Presidente della Società di Studi Romagnoli dell’Università di Parma Alessia Morigi, dell’Amministratore delegato di Orogel Bruno Piraccini e del Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena Guido Pedrelli, prenderanno la parola Marco de Nicolò dell’Università di Cassino, Carla Giovannini dell’Università di Bologna e Andrea Giuntini dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Alla base del convegno, lo sviluppo nei secoli delle identità emiliana e romagnola, che si sono costruite in modo “aperto”, intrecciando diversi spazi, terre di confine e di transito, nel quadro di differenti intelaiature politico-istituzionali, di persistenti fattori ambientali e geografici, sociali ed economici, culturali e antropologici.Lo spazio delle Romagne assurge a luogo plurale delle appartenenze, comunitaria e municipale in prima istanza, che arriva ad essere nazionale e transnazionale con l’unificazione italiana del 1861.
Il percorso storico delle Romagne si basa sullo studio di maestri come Lucio Gambi e Renato Zangheri, non senza rivisitare il contributo di esemplari “mediatori” di storia e cultura civica nella costruzione dell’Italia contemporanea, come Nazzareno Trovanelli, Antonio Alfredo Comandini e Paolo Mastri.