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“Tempus loquendi: il secolo di Malatesta Novello si racconta”: l’abbigliamento del Quattrocento rivive in Biblioteca

Sabato 30 marzo, ore 15.00 – Sala Lignea Biblioteca Malatestiana

 
Sabato 30 marzo alle 15.00 alla Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana si tornerà indietro nel tempo, precisamente al Tardo Quattrocento, con l’incontro didattico ed esperienziale “Tempus loquendi: il secolo di Malatesta Novello si racconta” organizzato dall’Associazione culturale Imago Antiqua con il patrocinio del Comune di Cesena e con la collaborazione della Biblioteca Malatestiana e dell’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana. 
A partire da testimonianze storiche, il pubblico sarà guidato in un’appassionante esplorazione dei primi 50 anni di vita pubblica della Biblioteca: si cercherà di restituire corpi e volti ideali ai suoi primi frequentatori del Tardo Quattrocento e di fornire una visione a largo spettro della dimensione quotidiana nella quale erano immersi.  
In particolare, l’incontro sarà dedicato al tema "Abbigliamento e Moda”: gli stessi ricostruttori storici indosseranno repliche dei capi d’abbigliamento in voga all’epoca tra gli esponenti del ceto più agiato.Il pubblico potrà toccare con mano (ed in alcuni casi anche provare) gli abiti, tutti realizzati sulla scorta di specifici studi settoriali. Si partirà dalla biancheria intima, passando ai multicolori “abiti di base”, ai copricapi ed alle acconciature, fino ad arrivare alle ricche sopravvesti.
Grazie all’analisi di complementi d’abbigliamento e strumenti sartoriali, in parte originali, sarà inoltre possibile operare confronti e mostrare il livello di accuratezza di cui è in grado la ricostruzione storica.

Per informazioni e prenotazioni: info@imagoantiqua.it – 0547 610892 
Nata nel 2014, l’associazione Imago Antiqua è impegnata nella creazione di spaccati di storia viva, geograficamente riferiti all’Italia centro-settentrionale e cronologicamente inquadrabili tra il 1460 ed il 1490 circa, con l’obiettivo di diffondere una cultura storica fedele alle fonti dirette (reperti), così come alle testimonianze documentali e iconografiche.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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