Quarta per numero di segnalazioni inviate all'Agenzia delle Entrate e seconda per entità delle somme riscosse: Cesena si colloca sul podio delle città emiliano - romagnole più attive nel contrasto all'evasione fiscale.
E' quanto emerge dai dati diffusi dalla Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate a diciotto mesi dall'entrata in vigore del Protocollo di intesa siglato fra l'Agenzia stessa e l'Anci, che in Emilia - Romagna ha visto l'adesione del 61% dei Comuni (214 su 348).
Obiettivo di questa alleanza anti-evasione è di incrociare i dati in possesso dei Comuni con quelli del fisco, in modo da stanare più facilmente chi si sottrae al pagamento delle imposte dovute.
In tutta la regione sono state 7274 le segnalazioni inviate dai Comuni. Da Cesena ne sono arrivate 442: hanno fatto di meglio solo Bologna (956), Ponte dall'Olio (558) e Rimini (475). Cesena si colloca al quarto posto anche nella graduatoria delle segnalazioni più proficue, con una maggiore imposta accertata di 619mila euro (davanti ci sono Bologna, con 3,1 milione di euro, Ferrara con 914mila euro e Mirandola con 619mila euro), mentre si colloca al secondo posto per entità della somme riscosse, con 607mila euro (prima è Bologna con 1 milione e 98mila euro).
"La lettura di questi dati potrebbe indurre a pensare - commentano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Carlo Battistini -che a Cesena si evade più che altrove. Ma non crediamo sia così: i risultati ottenuti sono soprattutto frutto della serietà, dell'efficienza e dello scrupolo con cui operano i nostri uffici, come conferma l'alto valore della maggior imposta accertata sulla base delle segnalazioni, che evidentemente in molti casi hanno colto nel segno.
Del resto, il contrasto all'evasione è da tempo uno degli impegni più forti per la nostra Amministrazione e diventa un imperativo in momenti difficili come quello che stiamo attraversando: di fronte a una crisi che colpisce tutti sarebbe particolarmente ingiusto non fare nulla per fermare quella forma di parassitismo che è l'evasione. Perché bisogna dirlo chiaramente: chi evade è un parassita, che costringe gli altri a pagare di più, anche per lui".
Ufficio stampa
Federica Bianchi