Cesena si è ora dotata di un nuovo Piano energetico e di adattamento ai cambiamenti climatici (Paesc): infatti il consiglio comunale ha votato positivamente (con 21 voti favorevoli, 3 astensioni e nessun voto contrario) la delibera di pianificazione, dimostrando come queste tematiche siano extra partitiche, ma si collochino in una visione comune di città. I cambiamenti climatici riguardano tutti noi, e non possiamo permetterci di pensare che tocca ad altri fare qualcosa per contrastarli. Emblematico, in questo senso, il video di Greta, la ragazzina svedese di 16 anni che con coraggio e determinazione ha richiamato i governi di tutto il mondo a politiche responsabili ed attive per contrastare i cambiamenti climatici e garantire un mondo accogliente ai ragazzi della sua età e generazioni future.
Occorre davvero un atteggiamento attivo e Cesena, come città, è parte di questo processo, iniziato con la redazione di una strategia: quella contenuta nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), che definisce obiettivi ed azioni da seguire da qui al 2030 per ridurre la produzione di CO2 del 40% rispetto al 2012 ed adattare la città ai cambiamenti climatici. Il piano è stato redatto in collaborazione con Energie per la Città, società in house del Comune di Cesena e l’Istituto di Biometeorologia del CNR. Tema portante è come il cambiamento climatico parta da cause legate all’uomo ed alle nostre abitudini quotidiane, al nostro modo di muoverci ed alle nostre abitazioni, per poi giungere al tema del consumo di suolo e della rigenerazione urbana. Inversioni di tendenza sono possibili solo con cambiamenti collettivi. A livello di città la sfida sta nel ripensare nuovi modelli (urbanistici - energetici - sociali - di mobilità) che vadano a mitigare l'impatto e a supportare un adattamento che altrimenti rischierebbe di risultare insostenibile per la città stessa.
Ondate di calore ed eventi piovosi non più prevedibili per frequenza ed intensità sono le principali vulnerabilità del nostro territorio. Vanno ritrovate soluzioni per tutelare il tessuto cittadino, sociale (con una maggiore attenzione alle fasce più deboli della popolazione) ed economico, in particolare agricolo. Sul lato energetico, sono 541.000 le tonnellate di CO2 che produciamo ogni anno. La sfida sarà di ridurle del 40%, eliminando 216.000 tonnellate al 2030. I consumi nascono in modo comparabile dal settore residenziale, dei trasporti e dell’industria / terziario.
Sul lato del residenziale, le opere di riqualificazione di edifici pubblici, condotte da Energie per la Città dal 2011 ad oggi, dimostrano come sia possibile ridurre sensibilmente i consumi energetici, i costi in bolletta e contribuire anche alle finalità ambientali che ci stiamo ponendo. 238 sono stati gli interventi di efficienza energetica svolti, portando tutti gli impianti di riscaldamento a telecontrollo, installando 48 impianti fotovoltaici e 17 solari termici. Attualmente il 41% del fabbisogno di energia degli edifici pubblici è coperto da produzione fotovoltaica. La sfida dei prossimi anni sarà nel lavorare con un più ampio approccio in ottica di “sistema” cittadino, condividendo obiettivi e strategie con tutti i soggetti che operano nel territorio, a partire da associazioni di categoria, enti e ordini professionali.
Occorrerà comprendere come il tema energetico, climatico ed ambientale, oltre ad essere una delle principali sfide del nostro tempo, sia anche un’opportunità, superando le criticità determinate dalla modifica delle abitudini o da cambiamenti strutturali, ma sapendo cogliere da questi aspetti le possibili opportunità di uno sviluppo produttivo, economico ed occupazionale che possono portare.
Il Sindaco
Paolo Lucchi
L’Assessora alle Politiche Ambientali
Francesca Lucchi