Manca davvero poco per la restituzione alla città di Casa Bufalini, riqualificata e trasformata in “laboratorio urbano aperto”. Sono alle ultimissime battute i lavori di recupero, con il taglio del nastro previsto entro l’inizio della primavera.
Nel frattempo, sono scaduti il 31 gennaio i termini del bando per individuare il gestore di questo nuovo spazio: due le offerte arrivate, entrambe ammesse alla fase di valutazione, che si concluderà nel giro di pochi mesi.
In vista di questi traguardi, che completeranno il percorso avviato nel 2016 per trasformare questo storico edificio in un luogo di produzione culturale e aggregazione aperto alla cittadinanza, l’Amministrazione comunale ha deciso di promuovere una serie di iniziative che, più o meno direttamente, accendano i riflettori su Casa Bufalini e sui contenuti che la riempiranno.
Si comincia mercoledì 6 febbraio quando, alle ore 21, al Teatro Verdi, con lo spettacolo “Umana natura vita di Maurizio Bufalini”, performance teatrale diretta e interpretata da Michele di Giacomo di Alchemico Tre, che mescola le musiche elettroniche dal vivo di Livia Malossi, i video di Emilio Rossi, le parole dello stesso Bufalini.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
“Nel momento in cui stiamo per recuperare alla vita della città la sua casa natale – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e gli Assessori Christian Castorri, titolare della Cultura, e Francesca Lucchi dei Progetti Europei – ci è sembrato giusto cominciare a prepararci a questo evento partendo proprio dalla memoria di Maurizio Bufalini. Il suo nome è sicuramente conosciuto da tutti i cesenati, anche perché ad esso è intitolato il nostro ospedale e da 135 anni la sua statua troneggia al centro della piazza a lui dedicata.
Ma, sicuramente, molti meno sanno chi era Maurizio Bufalini e quale ruolo occupi nella storia della medicina. La sua è una figura davvero straordinaria: medico, pedagogo, studioso, politico, ha rivoluzionato la medicina e il suo insegnamento, propugnando un “metodo sperimentale” basato su prove, esperienza e cura del paziente visto nella sua “umana natura”.
Un approccio modernissimo, che punta ad alleviare lo spirito per curare il corpo.
Lo spettacolo di mercoledì 6 febbraio ci aiuterà a capire la modernità di quest’uomo dell’800 che per la forza delle sue idee è diventato un innovatore coraggioso. E ci auguriamo che questa sua capacità di innovazione sia di buon auspicio per la futura attività della ‘sua’ Casa, che nell’innovazione avrà una delle sue cifre distintive”.
Intanto, come si diceva, sono in fase di ultimazione i lavori edilizi sulla Casa Bufalini.
L’intervento, per un importo complessivo di 1.302.884 euro, è iniziato nell’autunno 2017 e, sulla base del progetto messo a punto dal Comune, ha visto la demolizione di tutte le parti non più recuperabili, a cominciare dai solai e dalla copertura, che sono stati ricostruiti rispettando i materiali esistenti e tenendo conto delle normative antisismiche.
Anche le murature interne ed esterne sono state in parte ricostruite ed adeguate sismicamente, mentre particolare attenzione è stata dedicata al recupero di tutti gli elementi originali e caratteristici dell’edificio.
Il restauro ha interessato anche l’abside della chiesa di San Francesco, unico elemento sopravvissuto alla demolizione di metà Ottocento; dopo essere stato murato e inglobato all’interno del Palazzo, questo spazio era stato trasformato in due ambienti sovrapposti con la costruzione di un solaio intermedio.
Con i nuovi lavori, è stato eliminato il solaio (sostituito da un ballatoio perimetrale in acciaio e vetro), mentre per consentirvi l’accesso si è pensato a un percorso pavimentato in legno che attraverserà il cortile posto sul retro dell’edificio.
Invece, la commissione di gara ha appena avviato - dopo la chiusura del bando di procedura aperta (i cui termini sono scaduti il 31 gennaio) – le procedure per l’esame delle offerte per la concessione dell’immobile, che saranno valutate sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Potevano partecipare imprese e soggetti economici con un’ esperienza specifica nel settore e, alla fine, sono arrivate due proposte: una da parte del raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma, la seconda di Romagna Tech di Forlì.
“L’individuazione del concessionario – sottolineano il Sindaco Lucchi e gli assessori Lucchi e Castorri – sarà determinante per il futuro di Casa Bufalini. Ad esso infatti sarà affidato il compito cruciale di far decollare il laboratorio urbano aperto e di gestirlo per i prossimi otto anni. Noi abbiamo pensato a recuperare e a rendere funzionale la sede, ma toccherà al concessionario dare un’anima a questo progetto, garantendogli le necessarie energie propulsive”.
Da un punto di vista pratico, secondo quanto previsto dal bando, la concessione avrà la durata di 8 anni; al concessionario saranno destinati 650.000 euro come contributo economico per la gestione del Laboratorio Aperto “Casa Bufalini”, e altri 155mila euro per l’acquisto di arredi e attrezzature (entrambe le somme sono coperte dal finanziamento ricevuto dalla Regione nell’ambito del POR FESR Emilia – Romagna 2014-2020).
Per quanto riguarda il canone di concessione, a fronte di un valore di mercato stimato in 18mila euro annui (per un totale di 144mila euro riferiti agli otto anni di concessione), il concessionario di Casa Bufalini non pagherà nulla nei primi quattro anni, mentre a partire dal quinto pagherà una somma annua di almeno 6mila euro, per un totale di 24mila euro nell’arco dei secondi 4 anni (questa cifra è indicata come base d’asta, e quindi potrà essere soggetta a rialzo in sede di gara).
A carico del concessionario, inoltre, ci saranno i costi relativi alle utenze, alla manutenzione ordinaria e alle pulizie.