"Insieme a loro cercheremo di capire cosa concretamente possiamo fare per evitare che la caccia costituisca un motivo di preoccupazione e di insicurezza di molti cittadini cesenati"
“Dalla riapertura della stagione venatoria 2018-2019 ricevo periodicamente preoccupate segnalazioni da parte di cittadini che vivono nelle nostre frazioni e che denunciano, sempre più spesso, di essere diretti testimoni di cacciatori che sparano vicini alle loro case, in spregio alle norme vigenti che impongono distanze di sicurezza ben precise, provocando paure e tensioni non giustificate”.
Parte da qui la nota che il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha inviato oggi al Prefetto di Forlì-Cesena, che nelle settimane scorse aveva a sua volta segnalato l’episodio verificatosi lo scorso 16 settembre, quando in Via Confine di San Giorgio un bambino di 8 anni era stato raggiunto alla schiena, mentre si trovava nel giardino di casa, da pallini sparati da un fucile da caccia.
Nota in cui il Sindaco – dopo aver specificato che “per la sicurezza alla quale ambiamo, è necessario che tutti rispettino le norme e, se è difficile farle rispettare, probabilmente è il caso di valutare anche l’opportunità di cambiarle, per aumentare la tranquillità dei tanti cesenati che vivono nelle nostre campagne e che, motivatamente, non capiscono perché i loro tempi di vita debbano essere limitati dalla presenza di persone che, senza il necessario senso civico, scorrazzano armate a ridosso delle loro case” – annuncia che nei prossimi giorni chiederà un incontro sia ai Consiglieri regionali eletti nella Provincia di Forlì-Cesena (l’attività venatoria è infatti regolata dalla legge regionale 8/1994, che ne disciplina l’esercizio) che alle Associazioni dei cacciatori.
“Insieme a loro – conclude il Sindaco nella sua lettera – cercheremo di capire cosa concretamente possiamo fare, per evitare che l’esercizio dell’attività venatoria costituisca un motivo di preoccupazione e di insicurezza di molti cittadini cesenati”.
Di seguito il testo della lettera:
Al Prefetto di Forlì-CesenaS.E. Fulvio Rocco de Marinis
e p.c. Al Questore di Forlì-CesenaDott.ssa Loretta Bignardi
Al Comandante Provincialedei Carabinieri di Forlì-CesenaCol. Fabio Coppolino
Alla Polizia Provincialedi Forlì-Cesena
Al Comandantedel Corpo Intercomunaledi Polizia Locale Cesena-MontianoDott. Giovanni Colloredo
dalla riapertura della stagione venatoria 2018-2019, lo scorso 16 settembre, ricevo periodicamente preoccupate segnalazioni da parte di cittadini che vivono nelle nostre frazioni e che denunciano, sempre più spesso, di essere diretti testimoni di cacciatori che sparano vicini alle loro case, in spregio alle norme vigenti che impongono distanze di sicurezza ben precise, provocando paure e tensioni non giustificate.
Addirittura il giorno stesso dell’apertura della stagione di caccia, in Via Confine di San Giorgio un bambino di 8 anni è stato raggiunto alla schiena, mentre si trovava nel giardino di casa, da pallini sparati da un fucile da caccia (come segnalato anche dalla Vs. nota del 24/09/2018 prot. n. 65591 – Ns. Pgn. 105802). Ma sono a conoscenza di altri episodi simili che, solo per fortuna e per caso, non si sono trasformati in tragedie vere e proprie.Il fenomeno è diffuso in molte delle nostre frazioni ed aree di campagna, ma soprattutto nelle frazioni delle terre centuriate (Bagnile, San Giorgio, Gattolino, Capannaguzzo, Pioppa, Ronta, Martorano, San Martino in Fiume).
Credo che ognuno di noi sia persuaso del pericolo che questi episodi rappresentano per la sicurezza degli abitanti e dei frequentatori di quelle zone e, per questo, sono a segnalarvi con forza, e con sincera preoccupazione, la necessità di intensificare quanto più possibile i controlli.
È infatti fondamentale garantire che venga rispettato il divieto, da parte di chi va a caccia, di non sparare ad una distanza inferiore ai centocinquanta metri “dagli immobili, fabbricati, stabili adibiti ad abitazione o da qualsiasi struttura adibita a posto di lavoro, e da vie di comunicazione ferroviarie, nonché da strade carrozzabili e da piste ciclabili regolarmente segnalate”, così come prevede la L.R. 8/1994 (“Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria”).
Per la sicurezza alla quale ambiamo, è necessario che tutti rispettino le norme e, se è difficile farle rispettare, probabilmente è il caso di valutare anche l’opportunità di cambiarle, per aumentare la tranquillità dei tanti cesenati che vivono nelle nostre campagne e che, motivatamente, non capiscono perché i loro tempi di vita debbano essere limitati dalla presenza di persone che, senza il necessario senso civico, scorrazzano armate a ridosso delle loro case.
Per questo nelle prossime settimane incontreremo sia le associazioni dei cacciatori – ben consapevoli che chi di loro non rispetta le regole è una piccola minoranza –, che i Consiglieri regionali eletti nella nostra Provincia.
Insieme a loro cercheremo di capire cosa concretamente possiamo fare, per evitare che l’esercizio dell’attività venatoria costituisca un motivo di preoccupazione e di insicurezza di molti cittadini cesenati.
Nel frattempo, auspico che le forze dell’ordine delegate ai controlli accentuino il proprio impegno e vi chiedo di essere tenuto aggiornato sugli esiti dei controlli sulla regolarità dell’attività venatoria effettuati nel nostro territorio. Cordiali saluti.
Il Sindaco
Paolo Lucchi