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Nuovo assetto in vista per CesenaLab

via libera del Comune all’accordo con Serinar per l'affidamento della gestione operativa

Presto CesenaLab avrà un nuovo assetto organizzativo, che vedrà il coinvolgimento di Serinar, la società d’area per la promozione e realizzazione di servizi integrati rivolti all’Università.
CesenaLab si presenterà non più come semplice progetto, seppur vincente, ma sarà un soggetto giuridicamente autonomo, in grado di partecipare a bandi, opportunità di finanziamento, sotto forma di patrimonio destinato interno a Serinar.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente di sostegno, presieduto da Alberto Zambianchi, ha recentemente approvato l’atto costitutivo, che sarà operativo dal 1 gennaio 2019. Entro fin anno, sarà siglato l’accordo attuativo. 

“Questo provvedimento – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessora Francesca Lucchi – rappresenta un ulteriore, decisivo  passo avanti nel percorso iniziato lo scorso anno quando fu siglata la nuova convenzione che ratificò l’allargamento della compagine a sostegno di Cesenalab, con l’ingresso a fianco dei tre promotori iniziali (Comune di Cesena, Campus Cesenate dell’Università di Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio) di tutti i principali soggetti rappresentativi del mondo economico locale.  
Da lì, infatti, è partito un piano di lavoro condiviso con l’obiettivo di mettere CesenaLab nelle condizioni di fare un salto di qualità, permettendogli di sviluppare e consolidare ancora di più il ruolo che ha dimostrato di saper svolgere nella promozione dell’economia e dell’occupazione del territorio.
Il percorso individuato è stato sin da subito supportato dagli organi decisionali di CesenaLab (in particolare grazie al coinvolgimento del professor Dario Maio, Presidente del Comitato direttivo),  che ne hanno condiviso finalità ed obiettivi. I risultati positivi che CesenaLab ha portato in questi anni hanno dimostrato la necessità di maggiore autonomia attuativa e gestionale, conferendo stabilità al progetto e garantendone così un futuro.

Nell’ultimo triennio di attività, sono stati valutate oltre 350 idee innovative, concretizzate nella costituzione di 24 nuove società, oltre 2 milioni di euro di finanziamenti da investitori privati e 120 nuovi posti di lavoro. Tali risultati hanno evidenziato la necessità di nuove modalità strategiche e soluzioni organizzative che consentano di migliorare ancora di più l’efficacia dell’azione dell’incubatore e fornire così ulteriori opportunità alle nuove imprese che qui muovono i primi passi, producendo nello stesso tempo ricadute positive sull’intero tessuto produttivo del nostro territorio”. 

Proprio per consentire a Cesenalab di rispondere alle nuove esigenze indicate dalla convenzione, già dallo scorso anno è stata avviata una fase di studio e approfondimento per l’individuare una nuova strutturazione, connotata da maggiore autonomia organizzativa e orientata ai principi di auto-sostenibilità economica, finanziaria e patrimoniale e del relativo percorso giuridico, amministrativo e attuativo. 

In questo contesto si è arrivati all’individuazione di Serinar come soggetto a cui affidare la conduzione di Cesenalab, che di fatto ne diventerà “ramo d'azienda". Da tempo Serinar opera per l’introduzione delle tecnologie avanzate in ogni campo, per lo sviluppo della ricerca scientifica in stretta collaborazione con l’Università, per la realizzazione di servizi e strutture a favore dell’attività di ricerca, per la formazione superiore. 

Con la delibera approvata nei giorni scorsi, il Comune ha messo nero su bianco i punti del futuro accordo che concretizzerà questa scelta.In particolare, in questo contesto a Serinar sarà affidato l’espletamento di tutte le attività dell’incubatore CesenaLab relative a assistenza, consulenza, tutoraggio, logistica, informazione, animazione, comunicazione, supporto e incentivo delle start-up nel periodo compreso fra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021.

Le risorse economiche messe disposizione dal Comune, attraverso questo accordo, ammontano a poco meno di 300mila euro nel triennio, di cui 100mila per il 2019, 98mila per il 2020 e 95mila per il 2021.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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