Saranno gli autori della grande letteratura russa i protagonisti del nuovo corso di storia della letteratura curato dall’Associazione Amici dell’Arte di Cesena, in partenza mercoledì 26 settembre nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana.
A partire dalle 17.00, il professore Renzo Golinucci analizzerà le caratteristiche della tradizione poetica russa tra i secoli Ottocento e Novecento, con la lezione “San Pietroburgo: da Puskin a Brodskij”.
Inizialmente aderente ai principi del Romanticismo, diffusi in tutta Europa a partire da fine Settecento, Aleksandr Sergeevič Puskin (1799-1837) passò presto allo studio della realtà di stampo realistico. Ispirandosi alle più disparate fonti della letteratura classica, russa e straniera, nelle sue opere riuscì perfettamente ad indagare l’essenza della realtà, anche grazie all’utilizzo di un linguaggio puro e semplice, ancora oggi attuale. Puskin è infatti considerato il fondatore della lingua letteraria russa contemporanea ed è a lui dedicata l’opera dell’Istituto Puskin, che si batte per l’insegnamento della lingua russa nel mondo.
Premio Nobel per la letteratura nel 1987, Iosif Aleksandroviĉ Brodskij (1940-1996) visse tra la Russia e gli Stati Uniti, dove fu nominato United States Poet Laureate ed è considerato tra i maggiori poeti russi del XX secolo. Già agli albori della sua carriera poetica, cominciano i suoi problemi con la censura sovietica che lo accusa di parassitismo sociale e, costretto all’esilio, si dedica allo studio della letteratura inglese. Il suo processo darà l’impulso alla nascita del Movimento in difesa dei diritti umani in URSS, attirando l’attenzione dell’Occidente sulle violazioni dei diritti umani in Unione Sovietica. Le sue opere inizieranno ad essere sempre più lette, sia in Russia che all’estero fino alle pubblicazioni dei suoi scritti ad opera di editori inglesi. Poco dopo esilierà prima a Vienna poi negli Stati Uniti, dove si dedicò all’insegnamento, alla scrittura di versi e saggi fino ad ottenere l’ambito Nobel.