“Gramsci e le culture del Novecento” è il tema dell’incontro che si terrà venerdì 21 settembre alle 17.00 nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana. Relatrice sarà Claudia Mancina, già vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci di Roma.L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri “Antonio Gramsci. Le idee e l’eredità” organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena, in collaborazione con Fondazione Radici della sinistra a Cesena, Fondazione Gramsci, con il patrocinio del Comune di Cesena.
Claudia Mancina insegna Etica all’Università La Sapienza di Roma, oltre ad essere membro del collegio dei docenti del Dottorato in Filosofia e del Master di II livello in Etica pratica e Bioetica. Fa parte del Comitato nazionale di Bioetica e dal 1988 al 1992 è stata vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dal 1992 al 1994, e dal 1996 al 2001 è stata deputata al Parlamento italiano mentre nel 2011 è stata insignita del titolo di Commendatore al merito della Repubblica italiana.Si è occupata del pensiero di Gramsci; di amore e famiglia nel pensiero moderno, in particolare il primo Romanticismo e Hegel, a cui ha dedicato il volume “Differenze nell‘eticità. Amore famiglia società civile in Hegel” (1991); dell‘etica femminista, a cui è dedicato il volume “Oltre il femminismo” (2002) e il saggio “Il bene, in N. Vassallo, Donna m'apparve” (2009); più recentemente dei temi della laicità, della tolleranza, e della ragione pubblica, sui quali ha pubblicato il volume dal titolo “La laicità al tempo della bioetica” (2009). Tra le sue più recenti pubblicazioni: “Tra pubblico e privato: la scoperta dell'intimità, in Mancina-Ricciardi, Famiglia italiana” (2012), e “Multiculturalismo, in C. Botti, Le etiche della diversità culturale” (2013).