Nuova puntata della telenovela che pare voler contrapporre il Consigliere regionale Massimilino Pompignoli alla nostra sanità.
Dopo avere in tutti i modi cercato di contrastare la realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena, oggi il Consigliere forlivese si è rivolto alla Regione per chiedere i termini del contratto di locazione e i costi che l’Ausl Romagna sostiene annualmente per l’affitto del complesso laboratoristico di Pievesestina.
Domanda legittima, alla quale ne ha aggiunta però una “strana”: infatti, Pompignoli ha anche chiesto, testualmente, “per quale motivo l’Azienda sanitaria romagnola, vista la cifra spropositata che annualmente viene spesa, non abbia valutato di acquistare il plesso di Pievesestina o di trovare una soluzione immobiliare diversa e meno dispendiosa”.
E, mentre sul quesito relativo ai costi sarà senza dubbio l’Assessore regionale alla sanità Sergio Venturi a rispondergli in modo adeguato, è forse sin troppo facile notare come il Consigliere Pompignoli sia un ottimo “uomo di mischia”, ma purtroppo non sappia mai andare oltre il tentativo di rissa.
Per riuscirci, in questo caso – e per evitare una figuraccia, oltre alla perdita di tempo causata a tanti – gli sarebbe bastato:
a) studiare i numerosi documenti prodotti dall’Ausl Romagna e dalla Regione in questi ultimi anni;
b) leggere i comunicati stampa diffusi più volte;
c) essere presente almeno all’incontro riservato ai Consiglieri regionali sul tema “nuovo ospedale di Cesena”, svoltosi lo scorso 21 luglio 2017 ed al quale hanno partecipato tutti i consiglieri eletti nel nostro territorio - Lia Montalti, Andrea Bertani, Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli - ad eccezione, appunto, di Pompignoli;
d) partecipare all’incontro di presentazione del finanziamento del nostro nuovo ospedale, svoltosi il 23 gennaio 2018 alla presenza del Presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’Assessore Sergio Venturi;
e) essere presente a almeno ad uno dei tantissimi momenti di confronto svoltisi negli ultimi 3 anni presso sindacati, associazioni, mondo del volontariato, quartieri cesenati.
Semplicemente partecipando, leggendo o ascoltando, quindi, avrebbe scoperto che:
- è già previsto – ed in fase di progettazione - un nuovo polo logistico di proprietà dell’Ausl, in sostituzione di quello attuale di Pievesestina, di dimensioni indicativamente analoghe, e organizzato su due edifici; che lo stesso sarà collocato a Villa Chiaviche, proprio di fronte al nuovo Ospedale di Cesena;
- che l’Ausl, a suo tempo, ha anche valutato l’acquisto degli immobili di Pievesestina, ma che ha scelto di intraprendere un percorso più vantaggioso e meglio rispondente alle proprie esigenze in continua evoluzione;
- che la realizzazione del nuovo polo logistico di Cesena potrà essere finanziato grazie ai risparmi derivanti dalla conseguente cessazione degli importi già previsti per i canoni di locazione degli edifici attualmente utilizzati, migliorando così organizzazione e perfomance economiche dell’intera sanità romagnola.
Paolo Lucchi