C’è ancora materiale instabile sulla sommità della parete di tufo da cui sono caduti i detriti che nel pomeriggio di Ferragosto hanno bloccato via Roversano all’altezza della centrale elettrica di Branzaglia. E’ quanto emerso dal sopralluogo effettuato questa mattina dai tecnici comunali.
Per riaprire la strada al traffico, dunque, non basterà liberare la carreggiata, ma bisognerà attendere la messa in sicurezza della parte alta della parete, in modo da scongiurare il rischio di ulteriori crolli.
Tenuto conto delle caratteristiche della scarpata, che sale praticamente in verticale ed è alta una cinquantina di metri, l’intervento dovrà essere eseguito da personale in possesso di una specifica qualifica.
“A questo scopo – riferiscono il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi - è già stata contattata una ditta specializzata, che cercherà di intervenire il prima possibile. Ma, visto il particolare periodo dell’anno (questa settimana la maggior parte degli addetti è in ferie), in ogni caso, molto probabilmente, bisognerà attendere qualche giorno. Fino a quel momento, resterà in vigore l’ordinanza emanata questa mattina, che istituisce il divieto di transito nel tratto di via Roversano interessato dalla frana e la temporanea istituzione di ‘strada senza uscita’ sia per il tratto a valle (che corre dalla rotonda Ponte Vecchio al punto della frana), sia per il tratto ‘a monte’ (dall’incrocio con via Roversano-San Carlo al punto della frana)”.