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Uova crude e insaccati freschi al bando nei locali pubblici fino al 30 settembre

Ordinanza per prevenire la salmonella

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Dal 18 luglio fino al 30 settembre 2018 i locali pubblici (ma anche mense, ecc.) di Cesena non potranno più servire nè cibi contenenti uova crude, nè insaccati freschi, che non siano stati cotte adeguatamente.

Lo stabilisce un'ordinanza appena firmata dal Sindaco che fornisce precise indicazioni in materia ai locali di ristorazione pubblica e collettiva (ristoranti, mense, self service, ecc.), agli alberghi e a tutti gli esercizi di ospitalità. Da un lato, infatti, l'ordinanza vieta la somministrazione di prodotti alimentari contenenti uova crude e non sottoposti, prima del consumo, a trattamento di cottura, e dall'altro raccomanda l'adeguata cottura di insaccati freschi (con particolare attenzione per salami, salsicce, ecc).

Il provvedimento ha l'obiettivo di evitare casi di infezione da salmonella, tenuto conto che nella stagione estiva il rischio è maggiore, che alcune categorie più fragili (come anziani, bambini piccoli, immunodepressi) se infettati rischiano gravi conseguenze, e che gli alimenti con uova crude e gli insaccati di carne suina risultano frequentemente coinvolti in episodi di questo tipo.

Già da diversi anni  con l'arrivo dell'estate il Comune di Cesena adotta questa misura per le uova crude a cui, quest'anno si affianca anche l'attenzione per le carni cotte in modo inadeguato.

Chi non si atterrà alle disposizioni contenute nell'ordinanza rischia un'ammenda o perfino l'arresto, così come prevede l'articolo 650 del Codice Penale. 
 

 
 
Per approfondimenti
 
scarica il testo dell'ordinanza.
 
 
 
 
 
 
 
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