Fin dalle 4 di mattina sono entrati in azione i 5 mezzi spandisale (4 del Comune e uno privato), intervenendo in prima battuta sui viadotti, sul Ponte Vecchio e nelle zone collinari.
In particolare sui viadotti è stato necessario reiterare il passaggio perché la neve caduta dopo il primo intervento ha compromesso nuovamente la situazione, anche a causa delle temperature particolarmente basse (-3° C) impediscono al sale di fare effetto adeguatamente.
Per questo la circolazione sui viadotti è proceduta a singhiozzo durante la mattina, con momenti di transito senza problemi e altri di maggiore difficoltà.
La neve ha cominciato a cadere intorno alle ore 7. Intorno alle 9.30 sono partiti anche i mezzi spartineve. Prima non erano stati avviati perché lo spessore della neve era ancora troppo basso e ciò, oltre a rendere poco efficace il loro intervento, avrebbe compromesso la funzionalità delle lame. Inoltre la loro presenza sulle strade nella fascia oraria 7.30-9 caratterizzata da traffico intenso avrebbe contribuito a intralciare la circolazione.
"Secondo lo schema normalmente seguito in queste circostanze - spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità Maura Miserocchi - i primi interventi sono stati effettuati sulle strade collinari e, in pianura, sulle strade di maggior traffico, con particolare attenzione per la zona del versante mare (Ponte Pietra, Bulgarnò, Macerone...), dove la nevicata è risultata più abbondante. Il lavoro dei mezzi continuerà per tutta la giornata fino alla ore 20, per poi riprendere alle 4 di domattina con lo spargimento del sale. Nel servizio sono impegnate circa 80 persone, fra addetti comunali e operatori esterni che, organizzati a turni, garantiscono la copertura dell'intero arco orario".
Dal canto suo, il servizio di Protezione Civile ha organizzato gruppi di volontari per liberare i principali percorsi pedonali di collegamento con il centro e i marciapiedi dei ponti: tre squadre hanno lavorato la mattina ed altre due saranno operative nel pomeriggio.
Impegnata fin di prima mattina nel presidiare i punti più critici la Polizia Municipale, intervenuta fra l'altro sui viadotti Kennedy e Martin Luther King, in via Mulini, in via Sorrivoli.
Pur non essendo scattato l'obbligo delle catene, la Pm consiglia di usare l'auto solo con catene o gomme termiche.
Proprio l'assenza di catene sui mezzi in servizio di prima mattina (quando la neve non era ancora caduta) ha determinato qualche disagio nel servizio di trasporto pubblico: dopo l'inizio della nevicata, infatti, le navette di collegamento fra i parcheggi scambiatori e il centro sono state richiamate al deposito per montare le catene e questo ha impedito la continuità del servizio.
Secondo le previsioni del servizio meteorologico non sono previste nuove nevicate fino al pomeriggio di domani, anche se le temperature rimarranno basse. Salvo complicazioni, questo dovrebbe evitare particolari disagi alla circolazione nella mattina di domani, venerdì 17 dicembre.
Alla luce di questo quadro è stato deciso di non emanare l'ordinanza di chiusura delle scuole, che quindi venerdì 17 saranno regolarmente aperte. A tutti gli istituti il Comune ha fornito sacchi di sale e segatura da spargere all'ingresso per facilitare l'accesso. E' stato inoltre raccomandato di tenere aperto almeno un rubinetto per impedire la formazione di ghiaccio nelle tubature.
Nel frattempo, il settore Verde Pubblico si è attivato per verificare le condizioni delle alberature e la stabilità dei rami, anche attraverso l'uso di mezzi che sparano getti di aria compressa e permettono di liberare le piante dagli accumuli di neve. A questo proposito, si raccomanda agli automobilisti di non parcheggiare l'auto sotto gli alberi coperti di neve, e in particolare di evitare i pini presenti in alcune strade cittadine, come viale Carducci e via Gaspare Finali.
"Nonostante l'intervento tempestivo degli addetti - dichiara il Sindaco Paolo Lucchi -, la nevicata di oggi ha provocato alcuni disagi e per questo mi scuso con i cittadini.
Ma voglio aggiungere due ulteriori valutazioni.
La prima per ringraziare gli "operatori della neve" del Comune e le forze dell'ordine che da oggi hanno iniziato un lungo tour de force che durerà per tutto l'inverno e che li vedrà, con disagi ed anche con una buona dose di rischio, lavorare per la maggior tranquillità di tutti noi.
La seconda, invece, è tutta di carattere personale.
Quando ero bambino, le giornate di neve erano le più gioiose dell'anno. Veder la neve cadere ci rilassava, in famiglia ne parlavamo da subito per concordare gli orari di gioco esterni e magari per costruire assieme un pupazzo, a scuola era immancabile (e quindi rassicurante) un tema sulla neve. Affrontavamo il tutto come un evento normale, eppure le auto non avevano gomme termiche e le catene erano di difficilissimo montaggio, non eravamo dotati degli attuali giubbotti termici ed invece degli scarponi da neve utilizzavamo scarpe rigidissime e scomode che, dopo un po', non assicuravano più la tenuta all'acqua. Ma la caduta della neve era affrontata con un po' di filosofia e senza grandi stress, anticipando gli orari di uscita da casa e non vivendo, come oggi, sopraffatti da nervosismi continui, lamentele relative alle insicurezze alla guida di alcuni, richieste pressanti di pulizia delle strade e dei marciapiedi, volontà di chiusura delle scuole.
Non so se ai nostri figli stiamo trasmettendo valori forti: è però certo che, sin da piccoli, stiamo passando loro gli stress che la società moderna ci getta addosso, oscurando, invece, le pochissime piccole gioie quotidiane che il corso della natura, sino a pochi anni fa, regalava a tutti"
Ufficio stampa
Federica Bianchi