Dal 2 luglio al 27 agosto appuntamento con una nuova rassegna: in programma 10 film con i quali rivivere il '68 e le sue rivoluzioni.
Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito e in caso di pioggia saranno annullate.
Prossimi appuntamenti:
I LOVE RADIO ROCK
di Richard Curtis (Gb–Ger 2009) col 135’
con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans
A metà degli anni ’60, una radio pirata nel mare del Nord, trasmette tutta la nuova musica, pop e rock, che l’ingessata BBC non vuole mettere in onda.
Una commedia vivace che prende il terreno musicale come esempio dell’aperto scontro di quel periodo, tra l’apparato dell’establishment (l’austero ministro Branagh) e i fermenti delle nuove generazioni.
IL GRANDE FREDDO
di Lawrence Kasdan (Usa 1983) col 103’
con Kevin Kline, Glenn Close, William Hurt
Il funerale di un compagno morto suicida è l’occasione per un gruppo di amici, contestatori negli anni ’60, di ritrovarsi a quasi vent’anni di distanza per tentare qualche bilancio.
Ritratto generazionale, nostalgico ma non troppo, dalla sceneggiatura (il regista con Barbara Benedek) e dal montaggio (Carol Littleton) eccellenti.
C’era anche Kevin Costner, tagliato nella versione finale.
MY GENERATION *
di David Batty (Gb 2017) col e bn 85’
con Michael Caine, Joan Collins, Paul McCarthy
Michael Caine fa da guida-testimonial in questo documentario sugli anni anni ’60 nella Swinging London, teatro di una rivoluzione non solo musicale ma anche del costume.
In un inframmezzarsi di filmati d’epoca e interviste ai protagonisti del periodo
HAIR *
di Milos Forman (Usa 1979) col 121’
con Treat Williams, John Savage, Annie Golden
Anni ’60. Un ragazzo dell’Oklahoma a New York per arruolarsi nei marines incontra a Central Park un gruppo di hippies, destinato a cambiargli la vita. Trasposizione sullo schermo dell’omonimo e celebre musical del 1967, all’insegna di “peace and love”.
Coreografie di Twyla Tharp.
MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO *
di Daniele Luchetti (It 2007) col 100’
con Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Angela Finocchiaro
Sullo sfondo dell’Italia agitata degli anni ’60 e ’70, la vicenda dei due fratelli Accio e Manrico che crescono facendo scelte opposte, senza spezzare mai il legame che li unisce.
Il romanzo Il fasciocomunista di Pennacchi ben trasferito in immagini dal regista con gli sceneggiatori Rulli e Petraglia.
CINQUE PEZZI FACILI
di Bob Rafelson (Usa 1970) col 98’
con Jack Nicholson, Karen Black, Susan Anspach
Pianista che ha rinunciato alla carriera per una vita errabonda, Robert torna a casa per l’ultimo saluto al padre morente. Impossibilitato a reinserirsi in quel contesto, si rimette di nuovo in strada. Sguardo critico sul modello di vita americano in un film culto, di inquietudine e indovinati ritratti.
THE DREAMERS
di Bernardo Bertolucci (It-Fr-Gb 2003) col 109’
con Michael Pitt, Eva Green, Louis Garrel
Nella Parigi del ’68, Matthew, uno studente americano, stringe amicizia con i gemelli Isabelle e Théo, e si trasferisce nella loro casa, lasciata libera dai genitori.
Fuori nelle strade si protesta (a favore di Henri Langlois, direttore della Cinémathèque), dentro si intrecciano passioni e qualche morbosità. Diverse le citazioni, compresa quella godardiana di Bande à part.
VOGLIAMO ANCHE LE ROSE
di Alina Marazzi (It–Svizz 2007) col e bn 85’
Un documentario sulla nascita e l'affermarsi del movimento femminista in Italia tra gli anni ’60 e ’70, e il conseguente, profondo, cambiamento avvenuto nella società. Un insieme di materiali vari, provenienti da diversi archivi, per una importante pagina della nostra storia sociale e politica.
HOLLYWOOD PARTY
di Blake Edwards (Usa 1968) col 98’
con Peter Sellers, Claudine Longet, Marge Champion
Dopo aver distrutto sbadatamente il set di un film in costume, l’attore di origine indiana Bakshi, invitato per errore, continua a combinare guai alla festa nella villa di un importante produttore. Omaggio alle grandi comiche burlesque del passato, un film
dalle gag e dai tempi irresistibili, dove la coppia Edwards-Sellers è affiatata come non mai.
QUALCOSA NELL'ARIA
di Olivier Assayas (Fr 2012) col 122’
con Clément Métayer, Lola Créton, Félix Armand
Nella Parigi dei primi anni ’70, attraversata da fermenti politici, il liceale Gilles cerca una propria strada, attraverso la pittura e il cinema.
Ricostruzione puntuale del periodo post maggio attraverso palpiti, aspirazioni ed emozioni. Premio per la miglior sceneggiatura al festival di Venezia.
* il film rientra nel programma "Piazze di Cinema"