Con il corteo storico, che nella giornata di sabato 9 giugno percorrerà le vie di Cesena, entra nel vivo – dopo il successo dell’anteprima al Chiostro di San Francesco - il Palio di Cesena, arrivato quest’anno alla terza edizione.
Partita quasi per gioco nel 2016, anno dopo anno, la manifestazione si è perfezionata e arricchita, forte delle solide basi storiche portate alla luce portate alla luce da accurati studi.
Così noi cesenati abbiamo scoperto che il Palio di Cesena ha radici antiche e prestigiose: si tenne per la prima volta nel 1316 e nel 1465 Papa Paolo II lo concesse alla città come privilegio perpetuo. Da quel momento, il legame tra Cesena e il torneo si fece sempre più forte, a tal punto che la manifestazione venne ripetuta ininterrottamente fino al 1838.
Dunque, l’attuale rievocazione recupera con precisione storica le tradizioni del nostro territorio, arricchendolo ulteriormente.
Ma questo evento riveste un particolare significato per la nostra città anche per un altro motivo: la sua realizzazione, infatti, è il frutto dell’impegno che da molti mesi coinvolge un gran numero di realtà del territorio: Italia Nostra Cesena e Valle del Savio, la Compagnia Aquila Bianca, Cesena Horse Center, Zona A, la Banda Città di Cesena, Panathlon Cesena, Archivio di Stato di Forlì-Cesena, con la collaborazione degli Arcieri di San Sebastiano, dell’organizzazione della Rocca Malatestiana, della Compagnia del Gallo, della confraternita della Fenice, Newmatica, Rione Madonna delle Stuoie e la Federazione italiana turismo equestre Trec (e ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualcuno, ma come si può constatare, i nomi sono davvero tanti).
Per merito del loro lavoro, del contributo dei tanti volontari che si sono rimboccati le maniche, oggi ci apprestiamo a fare un tuffo nella storia della nostra città, e di questo li ringraziamo di cuore.
Doverosa, poi, una menzione particolare per Daniele Molinari, Alessandro Braschi, Alessandro Pieri, ai quali si deve un lavoro “matto e disperatissimo” prima di ricerca storica e poi di organizzazione concreta, perché hanno regalato alla nostra città la possibilità di apprezzare al meglio una parte della nostra storia di comunità, sconosciuta a quasi tutti.
L’auspicio è che questo appuntamento torni ad essere una tradizione per Cesena, rendendo sempre più forte il legame tra la città e la sua storia, e si affermi anche come occasione di richiamo turistico. Le potenzialità ci sono tutte.
Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi
L’Assessore alla Cultura e al Turismo Christian Castorri