Resterà visitabile fino all'1 luglio la mostra imperniata sul grande poeta scrittore e cineasta: "PASOLINI. Con la forza dello sguardo." presso la Galleria Pescheria dove è stata inaugurata in occasione del 50° anniversario della proiezione del film «Teorema» di Pier Paolo Pasolini.
Parenti ha fatto del mondo del Cinema il centro della sua ispirazione e, dopo le ultime esposizioni realizzate a Tokyo (Galleria Bunkamura, Shibuya), Roma (Galleria Biblioteca Angelica) ed a Parigi (Le Pavé d’Orsay), dove ha presentato opere dai suoi ultimi cicli dedicati a Fellini, Marlon Brando e James Dean, arriva ad esporre a Cesena una cinquantina di opere per rendere omaggio alla figura di Pasolini con cui esordì nel campo artistico vent’anni or sono con il ciclo dallo stesso titolo, nel tempo sempre più arricchito quantitativamente e approfondito stilisticamente.
L’artista, nato a Genova ma reggiano d’adozione, lavora con matita e tecniche miste su foglio, cartone e legno (recenti sono grandi serigrafie su tela plastificata sulle quali l’artista effettua interventi pittorico-grafici), e, pur partendo da un materiale fotografico, questo stesso trascende ora con una minuziosità “fiamminga” ora con una visionarietà “barocca” scavando nel volto, isolando e rimarcando dettagli al fine di un risultato in cui plasticità, accensioni e tenebrori facciano affiorare, quasi “caravaggescamente”, una forma di realtà sorprendente sul piano psicologico e di moderna formulazione formale: un appassionato e penetrante omaggio – come scrisse il grande regista Carlo Lizzani allo stesso Parenti – “al mistero soprattutto di un certo cinema e della sua magìa, e questo grazie alle immagini, ma anche, e forse soprattutto, alle tecniche e ai materiali usati con tanta sensibilità e fantasia”.
Emergono così i ritratti di Pasolini, rivelatori di intimi tormenti e di dolcezza caratteriale (come lui stesso rivela in una poesia: “Sembro/ provare odio, e invece scrivo/ dei versi pieni di puntuale amore”), momenti della sua vita accanto a coloro che lavorarono con lui : il “Laurence Olivier di borgata” Franco Citti, l’angelico e conturbante Terence Stamp di Teorema, Totò e Ninetto, Laura Betti, l’Anna Magnani di Mamma Roma, Silvana Mangano e Maria Callas; ambienti autobiografici e filmici vissuti con “disperata” ma anche amorosa “vitalità”: dalla luce calcinata e “bachiana” delle borgate alla quiete solare di Grado all’incanto architettonico di Sana’a; riferimenti agli amati Maestri: da Masaccio a Piero della Francesca, da Caravaggio ai Manieristi.
Oltre ad avere realizzato il ciclo su Pier Paolo Pasolini, presentato con vivissimo apprezzamento in molte città (da Bologna a Torino, dalla stessa Reggio Emilia a Ferrara, da Vienna a Parigi, da Salò a Latina, da Parma a Casarsa, paese della madre di Pasolini dove il poeta è “fiorito”, fino alle Isole Eolie), David Parenti vanta inoltre un’esperienza cinematografica come protagonista del Film•Documentario “Pier Paolo” realizzato dal poeta e saggista di cinema Miguel-Ángel Barroso, che alla figura di Pasolini già dedicò alcuni anni fa un libro, La brutalidad de la coherencia. La pellicola viene presentata in anteprima Mondiale nel 2015, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del Poeta, al Festival Internazionale del Cinema di Fano (ricevendo un Premio Speciale) per poi proseguire un lungo cammino dove viene apprezzata a livello internazionale avendo partecipato ad altri numerosi Festival di Cinema vincendo alcuni premi, fra i quali, nel Settembre 2017, come Miglior Film-Doc., lo Scandinavian International Film Festival.
La mostra è visitabile fino al 1° luglio ai seguenti orari:
martedì, giovedì, venerdì: 16.30-19.30 | mercoledì, sabato, domenica: 10.30-12.30 e 16.30-19.30
Apertura straordinaria serale dal 21 al 24 giugno fino alle ore 22.30