La Battaglia del Monte è l'emblema della repressione papale all'insorgenza più volte manifestatasi dei romagnoli. Il 20 gennaio 1832, 5000 soldati pontifici marciarono su Cesena, pronti a dare una dura lezione ai ribelli cesenati.
Lo scontro si rivelò subito impari e rapida fu l'entrata dei papalini in città, dove uccisero tra le 15 e le 20 persone, dandosi poi al saccheggio presso le abitazioni ed i luoghi di culto, tra cui l'Abbazia benedettina, principale ritrovo religioso per i cesenati, fu quella che subì la maggiore razzia.