Torna alla luce il mosaico di via Strinati: nei prossimi giorni, con le condizioni meteorologiche più miti, si riaprirà il cantiere che era stato chiuso lo scorso novembre per proteggere il manufatto dalle intemperie invernali e per liberare la strada durante il periodo natalizio.
Contando sul bel tempo, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, belle Arti e Paesaggio di Ravenna, avverrà il distacco del mosaico della pantera.
Servirà una settimana di lavoro per effettuare tutte le delicate operazioni necessarie alla musealizzazione del bene: si inizierà con il rilievo "a contatto", in scala 1:1 (eseguito dagli studenti dell’Università di Bologna), seguito dalla pulitura approfondita delle superfici e dalla velatura, che consiste nell’applicazione di tele sulla faccia superiore del mosaico. Infine, si potrà procedere con la rimozione del mosaico, tramite il sezionamento manuale in porzioni ed il distacco per mezzo di "sciabole o spade" (scalpelli di grandi dimensioni) inserite sotto le tessere, entro il sottofondo pavimentale.
A questo punto il mosaico sarà pronto per il trasporto ed abbandonerà la sede in via Strinati alla volta del Museo Archeologico in via Montalti. All'interno del museo, sottostante la Biblioteca Malatestiana antica, le sezioni del mosaico verranno rovesciate e qui avverrà il restauro, che per alcuni momenti sarà aperto al pubblico ed in particolare alle scolaresche interessate. Le tessere verranno ricomposte e fissate, le velature di garza saranno eliminate e le superfici ripulite, mentre nelle zone lacunose e sui bordi verrà applicata una malta speciale. E così, come una vera opera d’arte, il mosaico potrà essere incorniciato, ovvero bordato e sostenuto, per essere facilmente fruibile dal pubblico.
“Con l’importante ritrovamento del mosaico tardo romano della pantera, che sarà sistemato al Museo Archeologico, - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e gli Assessori ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi e alla Cultura Christian Castorri – abbiamo pensato fosse anche il caso di impegnarsi per migliorare la fruibilità del museo, apportando modifiche sia alla struttura che al suo allestimento. In collaborazione con Soprintendenza e Università di Bologna, abbiamo quindi già avviato un progetto di rinnovamento, che comprende il risanamento delle murature dall’umidità, la mitigazione del microclima ed un nuovo sistema di illuminazione. E’ stato inoltre ripensato il percorso espositivo, che partirà dalla ridefinizione dei caratteri identitari del museo, per costruirne una nuova e più significativa immagine. Anche il percorso di visita subirà qualche variazione, con l’intento di valorizzare i reperti più significativi. In questo modo contiamo di rendere più attrattivo e fruibile, per cesenati e turisti, uno dei luoghi più importanti della nostra città, utile a condividere quella cultura storica di comunità che in questi anni, per fortuna, sta trovando sempre più estimatori”.