La Biblioteca Malatestiana apre le porte per offrire una doppia opportunità di conoscere i suoi tesori. A partire dal 17 marzo (ore 9-12,30), per un sabato al mese fino a giugno, i visitatori della Biblioteca avranno la possibilità di osservare da vicino gli interventi di restauro su alcuni codici malatestiani. Contestualmente, è prevista l’apertura straordinaria della Biblioteca Comandini, che di solito non rientra nell’itinerario di visita della Malatestiana.
“Con il restauro a porte aperte dei codici – specificano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla Cultura Christian Castorri – riproponiamo un’iniziativa che ha già riscosso grande successo nel 2017, con la partecipazione di moltissimi cesenati: anche sabato prossimo, recandosi in Sala Verde, si potrà assistere al lavoro delle restauratrici Roberta Stanzani e Silvia Bondi di Formula Servizi, impegnate a riportare all’antico splendore i manoscritti malatestiani affidati alle loro cure. Prosegue così il programma di restauro che, negli ultimi quattro anni, ha portato a intervenire su 44 codici malatestiani grazie al sostegno economico di cittadini, associazioni e imprese locali, attraverso la formula dell’Art Bonus. Un’esperienza che conferma l’attenzione e l’amore che i cesenati hanno per la ‘loro’ Biblioteca, e che ci auguriamo trovi linfa anche nel 2018”.
Infatti, ci sono ancora molti testi che attendono di essere sistemati, e durante l’iniziativa, oltre all’attività di restauro, si potranno ammirare anche alcuni esemplari in lista di attesa, eccezionalmente esposti in Sala Verde.
Altrettanto eccezionale la possibilità di visitare la biblioteca Comandini, allestita con gli arredi originali all’interno dell’antico refettorio del Convento di San Francesco. Si tratta della raccolta risorgimentale più distintiva e completa conservata in Malatestiana: il fondo comprende oltre 13mila volumi e altrettanti opuscoli, ma al suo interno si trovano anche un notevole medagliere, e poi stampe, cartoline, carteggi, manoscritti, dipinti, sculture e tanti cimeli risorgimentali (fra cui perfino una ciocca di capelli di Garibaldi). Una collezione straordinaria, che era già per i contemporanei era oggetto di ammirazione e strumento di ricerca. Senza trascurare il fatto che, durante la visita, si potranno ammirare pure i sorprendenti affreschi in terretta verde dell’antico convento francescano.
La doppia iniziativa si ripeterà nelle giornate di sabato 21 aprile, sabato 12 maggio e sabato 16 giugno, sempre dalle ore 9 alle ore 13.