Continua il corso di storia dell’arte del Novecento – l’arte italiana tra le due guerre curato dall’Associazione Amici dell’Arte di Cesena.All’incontro di mercoledì 7 marzo alle 17.00 alla Biblioteca Malatestiana, il professore Renzo Golinucci parlerà del pittore Felice Casorati in un apprendimento dal titolo “La forma plastica assoluta”.
Nato a Novara nel 1883, Casorati comincia a dipingere paesaggi padovani per poi affinare la sua tecnica presso l’artista Giovanni Vianello. Dopo una laurea in Giurisprudenza, decide di dedicarsi alla carriera artistica e nel 1907 viene ammesso alla Biennale di Venezia, dove lo stile simbolico e decorativo della Secessione viennese influenza in maniera determinante le sue opere. A Verona fonda la rivista “Via Lattea”, per la quale collabora con illustrazioni di stile art nouveau. Trasferitosi con la famiglia a Torino nel 1917, diventa una figura centrale nei circoli intellettuali della città e aderisce al gruppo della “Rivoluzione liberale”. Dopo esser stato arrestato a causa delle sue amicizie antifasciste, nel 1921 aprirà una scuola di pittura per giovani artisti. Nelle opere del periodo post bellico, avvertendo la necessità di generare ordine e chiarezza, Casorati introduce un concetto di arte statica, priva di ogni dinamismo e quasi geometrica, creando nelle sue opere un’atmosfera di immobilità, il cosiddetto “realismo magico”.Nel 1925 fu tra i fondatori della Società di Belle arti Antonio Fontanesi per promuovere mostre di artisti italiani e stranieri dell’Ottocento e contemporanei. Nel 1935 ospita nel suo studio la “Prima mostra collettiva d’arte astratta italiana” con opere di Licini, Melotti e Fontana mentre nel 1938 vince il Gran Premio per la pittura alla XXI Biennale di Venezia.