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Alleanza fra Cesena e Cesenatico per rendere omaggio ad Azeglio Vicini nella toponomastica

Cesena e Cesenatico si alleano per rendere omaggio al più presto  ad Azeglio Vicini anche attraverso la toponomastica. 
Questo il senso della lettera che i Sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Cesenatico Matteo Gozzoli hanno appena inviato al Prefetto di Forlì-Cesena Fulvio Rocco de Marinis (e, per conoscenza al Presidente della Commissione Toponomastica del Comune di Cesena e all’Ufficio Toponomastica del Comune di Cesenatico).

Nella loro comunicazione,  i due Sindaci ricordano la figura del grande tecnico sportivo, le sue grandi doti umane e professionali, i profondi valori che lo animavano, l’intenso affetto che ha sempre nutrito verso la ‘sua’ Romagna.  
E anticipano fin d’ora l’intenzione di chiedere in tempi brevi alla Prefettura la deroga alle norme in materia di toponomastica stradale e di luoghi pubblici che impongono un’attesa di almeno dieci anni.

Di seguito il testo integrale della lettera firmata dai due sindaci.

La recente scomparsa di Azeglio Vicini ha suscitato grandissima eco in tutto il Paese e, in modo particolare qui in Romagna, dove egli era nato, aveva vissuto nella sua giovinezza e tuttora trascorreva ampi periodi tra gli amici più cari.
La figura di Azeglio Vicini è quella di una persona umile e sempre gentile, che ha saputo interpretare il calcio ai massimi livelli con grande signorilità e, al contempo, lo ha saputo rappresentare con capacità e professionalità nei vari ruoli ricoperti nel corso della sua prestigiosa carriera.

Nato a Cesena nel 1933,  Azeglio Vicini si trasferì a Brescia ormai mezzo secolo fa per indossare la maglia di quella squadra (dal 1963 al 1966). 
La sua prima esperienza da allenatore fu proprio sulla panchina del Brescia nel campionato 1967-68.
Nella stagione 1975-76 fu chiamato alla guida dell'Under 23 e dopo i mondiali del 1986 prese il posto di Enzo Bearzot alla guida della Nazionale maggiore, che allenò fino ai mondiali di Italia ’90 dove gli azzurri arriveranno terzi.
L’impegno costante, lo spessore tecnico e morale gli sono valsi il riconoscimento di Grande Ufficiale - Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitogli nel 1991 dal Presidente Cossiga, e lo hanno portato a raggiungere i vertici degli organi federali dove ha ricoperto per 10 anni la presidenza dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio e successivamente del Settore Tecnico di Federcalcio.

Noi qui vogliamo ricordare con particolare affetto il periodo nel quale ha guidato la squadra del Cesena nel campionato di Serie B, da marzo a giugno del 1993.
Nel 2008 Cesena gli aveva reso omaggio assegnandogli il Premio Malatesta Novello “per aver portato – così recita la motivazione - nel mondo dello sport, e in particolare del calcio, la sua grande umanità e correttezza che, unite alla brillantezza e alla qualità del gioco prodotto dalle squadre che ha allenato, gli hanno permesso di ottenere risultati prestigiosi. [...] Le sue doti umane e la signorilità dimostrata in ogni occasione ne hanno fatto “il gentiluomo del calcio in azzurro” e sono testimoniate dal fatto che, sia da calciatore che da allenatore, non è stato espulso nemmeno una volta”.

Riteniamo pertanto che la figura di Azeglio Vicini, così popolare e così ricca di valori morali e professionali, debba essere ricordata nelle nostre città. 
Per questo Le anticipiamo che intendiamo valutare adeguate proposte di inserimento del ricordo di Azeglio Vicini nelle rispettive toponomastiche. 
Ciò significa che a breve provvederemo a richiedere alla Prefettura le necessarie deroghe ai vincoli decennali posti dalla legge.

Cordiali saluti. 

IL SINDACO DI CESENA Paolo Lucchi
IL SINDACO DI CESENATICO Matteo Gozzoli

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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