Riparte nel ricordo del ‘cantore della Valdoca’ Walter Galli la rassegna “In compagnia del dialetto”. Nel pomeriggio di domenica 4 febbraio, in Biblioteca Malatestiana sarà inaugurata la mostra “Walter Galli poeta e pittore”, allestita fino al 25 febbraio in vari spazi della Biblioteca moderna: in esposizione una ventina di disegni ed acquerelli, a cui si affiancheranno foto che ritraggono l’artista in vari momenti della sua vita e i testi di alcune poesie. Subito dopo l’inaugurazione, alle ore 17 in Aula Magna si terrà un incontro che metterà a fuoco la duplice produzione artistica di Galli: in scaletta gli interventi di Davide Argnani, che parlerà dell’attività pittorica del maestro cesenate, e di Gianfranco Miro Gori, che si concentrerà sulla sua poesia. In programma anche la lettura di alcuni testi poetici di Galli, affidata alle voci di Francesco Gobbi, Maurizio Cirioni e Iuri Monti.
L’omaggio a Walter Galli proseguirà anche nel successivo appuntamento della rassegna “In compagnia del dialetto”, fissato per domenica 25 febbraio: in quell’occasione è prevista una conferenza di Enrico Galavotti con letture di Ilario Sirri.
La rassegna “In compagnia del dialetto” è organizzata dall'associazione culturale "Te ad chi sit é fiol?" in collaborazione con la Biblioteca Malatestiana e con il patrocinio del Comune di Cesena.
Walter Galli
Riconosciuto come uno dei più importanti artisti romagnoli, Walter Galli (1921-2002) ha ricoperto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della letteratura dialettale cesenate e per il linguaggio artistico dei suoi quadri che riescono a parlare direttamente all’occhio e allo spirito di ognuno.Sebbene appartenga a una generazione che per lo più ha usato il dialetto in chiave nostalgica, Galli ha sempre utilizzato il dialetto per esprimere una sorta di smarrimento esistenziale. Questa sua sensibilità, gli ha consentito di anticipare tematiche decisamente moderne, rendendolo un modello per i giovani autori del filone neodialettale.I suoi primi versi risalgono agli anni Cinquanta del secolo scorso, raccolti tempo dopo con altri in La pazinzia(Ravenna, Edizioni del Girasole, 1976). In seguito pubblicò E distein (Mondovi, Ij babi cheucc, 1986) e Una vita acsé (Spinea, Edizioni del Leone, 1989). Le sua intera produzione fu poi ripubblicata assieme a nuovi inediti in Tutte le poesie (1951-1995) (Cesena, Il Ponte Vecchio, 1999). Nel 2004 è uscita la raccolta postuma Le ultime. Poesie (Cesena, Il Ponte Vecchio).Come pittore e incisore, esordisce nel 1951 partecipando alla Biennale Romagnola, nel 1956 partecipa alla mostra della Resistenza a Bologna, la prima personale nel 1959 alla Galleria O.I.R. di Cesena e poi, fino al 1993, decine di mostre personali e collettive in varie parti d’Italia.Inoltre ha vinto numerosi premi nazionali fra i quali: Premio Burano-Venezia 1956, Premio Gauguin Firenze 1964, Settimana Cesenate (sei volte dal 1966 al 1977) e tre volte il Premio Campigna di Santa Sofia (1967/1968/1969). Inoltre ha fatto parte del gruppo di artisti cesenati con Alberto Sughi, Luciano Caldari, Giovanni Cappelli, Mario Bocchini e Renato Turci.
Cesena, 3 febbraio ’18