Dopo quattro giorni consecutivi di sforamento dei valori di PM10, scatteranno domani 30 gennaio, le misure emergenziali di primo livello introdotte dal nuovo Piano Aria regionale e dall’Accordo di Bacino Padano siglato tra le Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto.
In questa prima fase, è previsto il blocco della circolazione per i veicoli diesel fino all’euro 4 compreso (in aggiunta al blocco dei veicoli più inquinanti già in essere dal 1 ottobre); l’abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19°C (+2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali, nelle attività sportive e, fino a 17°C (+2 di tolleranza), nelle sedi di attività industriali e artigianali.
Sono esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche, case di cura ed edifici scolastici.
Vietate inoltre tutte le combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc.) compresi i piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco; vietato inoltre utilizzare generatori di calore a biomassa (legno, pellet, cippato, altro) per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 3 stelle.
Divieto, infine, di spandimenti di liquami zootecnici ad eccezione di quelli effettuati con interramento immediato e iniezione diretta al suolo.
Questi provvedimenti rimarranno in vigore almeno fino a giovedì 1 febbraio, quando sarà effettuata la prossima verifica sulla qualità dell’aria.