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Nel 2017 l’81% dell’acqua di Cesena è arrivato da Ridracoli

Anche nel 2017 è arrivata dall’invaso di Ridracoli la maggior parte dell’acqua consumata a Cesena: è quanto emerge dal resoconto annuale dei consumi idrici cesenati, reso noto da Romagna Acque.  

Entrando nel dettaglio, nell’anno appena trascorso dai rubinetti cesenati sono scesi complessivamente 8 milioni e 397mila metri cubi di acqua, con un maggior consumo del 7%, rispetto al 2016, che equivale a più di 600mila metri cubi.
In questo quadro, la quota proveniente da Ridracoli ammonta a circa 6 milioni e 774.mila metri cubi, pari all’81% del totale. 

“Si tratta di un dato di rilievo – sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi – soprattutto se si tiene conto della forte siccità che ha caratterizzato l’anno  appena concluso: solo pochi mesi fa l’invaso appenninico aveva toccato il minimo storico, con appena 8 milioni di metri cubi di acqua, facendo temere per gli approvvigionamenti futuri.
Ecco perché nell’ultimo trimestre, l’apporto di Ridracoli alla nostra rete idrica è stato più basso del solito, oscillando fra il 50 e il 60% , mentre di solito viaggia intorno al 90%.
Per fortuna, ora la situazione della diga è tornata alla normalità, e quindi anche l’approvvigionamento idrico di Cesena tornerà quello di sempre.
Ma vale la pena di ricordare che anche in questa situazione particolare la qualità dell’acqua distribuita a Cesena è stata garantita anche grazie alla prassi ormai consolidata da tempo di miscelare una quota significativa dell’acqua prelevata dai pozzi di Cesena con quella di Ridracoli, ricorrendo all’apposito by-pass: nel 2017 sono stati sottoposti a tale trattamento 1,5 milioni di metri cubi prelevati dai pozzi, che rappresentano quasi il 95% della quota complessiva attinta in questo modo”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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