Dalla Regione arriveranno 400mila euro per finanziare il primo tratto della Ciclovia del Savio, dal Ponte Vecchio fino a via Ancona.
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto di massima di questo primo stralcio di intervento, atto indispensabile per perfezionare la partecipazione al bando regionale, che mette a disposizione risorse per nuove piste ciclabili.
“Il cofinanziamento regionale – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi – ci consentirà di coprire i due terzi della spesa del primo lotto, che ammonta complessivamente a 600mila euro; avvieremo, così, il progetto che avevamo presentato l’estate scorsa e a cui attribuiamo grande valore. Con la Ciclovia del Savio, infatti, completeremo il collegamento diretto fra mare e Appennino mettendo a disposizione degli appassionati della bicicletta un percorso di grande pregio ambientale e paesaggistico: sarà una vera e propria green way, immersa nella natura, al margine o addirittura dentro la vegetazione che cresce sulla riva del fiume.
Ma l’intervento si caratterizzerà anche per l’interesse turistico, andando a coincidere con un tratto dell’itinerario nazionale numero 5 della rete di Bicitalia, quello che ripercorre l’antica Via dei Romei”. Il primo stralcio, appena approvato, prevede la realizzazione di un tratto di circa 2,5 km che partirà dal Ponte Vecchio, innestandosi di fatto nel punto in cui termina la ciclabile sul Savio che arriva da Cannuzzo.
Dopo aver percorso la via Savio in San Michele, la pista salirà sull’argine sinistro, proseguendo verso la passerella di Romagna Acque e, poi, lungo il margine dei terreni agricoli, terminando in via Ancona, più o meno di fronte all’area di Ca’ Bianchi, dove si attraverserà il fiume su una nuova passerella. Con stralci successivi saranno realizzati gli ulteriori 12,5 km del tracciato che, secondo il progetto, proseguirà lungo il Savio costeggiando il canale di Cento fino al Molino omonimo.
L’ipotesi è di utilizzare, per vari tratti, un a passerella di legno larga 2 metri, immersa nel verde.Giunti alla chiusa di cento, passando per il vecchio edificio di proprietà Enel (con l’ipotesi di acquisirlo per destinarlo a museo dell’energia per mezzo dell’acqua) si inizia il percorso a margine dei terreni agricoli fino a San Carlo. Arrivati a questa frazione si userà la via Roversano per imboccare la via Fiume di San Carlo e ritornare così sul Savio, che verrà attraversato sotto la rupe. Anche in questo caso si pensa di realizzare una passerella ciclopedonale (o in alternativa la collocazione di massi ciclopici).
Tornati sulla sponda destra, il percorso proseguirà fino al ponte sulla via Scanello, attraversando un’area che ricade nel SIC Rio Mattero – Rio Cuneo, ed è molto interessante dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Si proseguirà lungo la via Scanello fino a Borello.
La Ciclovia del Savio si svilupperà complessivamente per 15 km, per un costo stimato di 2,5 milioni di euro.