testata per la stampa della pagina

Mosaico di via Strinati: le tappe future

Il mosaico rinvenuto in vi Strinati
Il mosaico rinvenuto in vi Strinati

La pantera va in letargo per qualche mese. Infatti, torna temporaneamente sottoterra il mosaico di epoca imperiale  ritrovato in via Strinati durante i lavori sulle reti gas e acqua eseguiti da Hera. 
La decisione è stata presa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna in accordo con il Comune di Cesena ed HERA con il duplice obiettivo: liberare la strada durante il periodo natalizio e, al contempo, proteggere il manufatto dalle intemperie dei mesi invernali, in attesa del parere della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, a cui spetta il compito di autorizzare lo strappo.
Solo dopo il rilascio di questa autorizzazione, infatti, si potrà procedere alla rimozione del mosaico e partire con la successiva fase di restauro.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, sono state illustrate le prossime
tappe per il recupero del mosaico.
 
I tempi
Indicativamente, si prevede che la riapertura dello scavo e lo strappo possano essere effettuati nel mese di marzo 2018. In attesa di quel momento, sul posto del ritrovamento sarà collocato, a cura di Hera, un pannello informativo. Per la rimozione si valuta un tempo di circa 10 giorni, mentre per il restauro si calcola una durata di 45-60 giorni non continuativi, tenendo conto dei tempi tecnici dovuti alle fasi di asciugatura/reazione dei prodotti.
 
Ipotesi per il restauro e la musealizzazione
L’intenzione è di effettuare l’opera di restauro in uno spazio adeguato per consentire anche
lo svolgimento di periodiche visite guidate, in modo che i cittadini possano vederlo da vicino. A questo scopo si stanno valutando alcune soluzioni: fra le idee considerate, quella del corridoio di collegamento fra la Biblioteca e il Museo Archeologico
Una volta terminato il restauro, si procederà alla musealizzazione del mosaico. La sua collocazione naturale dovrebbe essere nell’ambito del Museo Archeologico, tenuto conto anche del progetto di riorganizzazione dei suoi spazi, che dovrebbe partire nei prossimi mesi. In questo contesto, si pensa di ricorrere anche al locale dell’ex refettorio del Convento di San Francesco
 
I costi
Il costo complessivo dei lavori di strappo, restauro e musealizzazione è attualmente stimato intorno ai 50mila euro, di cui si farà carico il Comune (con esclusione delle spese di riapertura dello scavo e del pannello, che verranno sostenute da Hera). L’Amministrazione è già al lavoro per reperire le risorse necessarie da stanziare a questo scopo nel bilancio 2018. 
 
Il mosaico di via Strinati
Si ritiene che il mosaico di via Strinati facesse parte di una pavimentazione, relativa a un ambiente residenziale di pregio di una domus di età romana imperiale. La prima porzione  è stata intercettata nel corso dello scavo di una fossa da grano; successivamente – mentre proseguivano i lavori sulle reti idrica e del gas - è stata ampliata l’area di scavo archeologico al di sopra del rivestimento musivo, così da rimettere in luce in estensione l’intera superficie residua, conservatasi tra la fognatura di età moderna, le cantine degli edifici prospicienti e due fosse da grano. La pregevole decorazione figurativa del mosaico vede rappresentata una scena naturalistica con animali in caccia, tra i quali, nel soggetto conservato parzialmente, pare essere riconoscibile una pantera. Al centro del tappeto musivo è visibile un riquadro con un medaglione circondato da kantharoi (coppe per libagioni) con racemi e foglie.
 
Cesena, 30 novembre ’17

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito