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Outdoor education per nidi e scuole d'infanzia comunali, se ne è parlato ai convegni sulla pedagogia di Don Lorenzo Milani e Gianfranco Zavalloni

 
L'anno educativo-scolastico scorso 2016-17 ha aperto le porte dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali (tutti i servizi educativi 0-6 gestiti dall’Amministrazione comunale) ad una nuova avventura: l’educazione all'aperto, ovvero l'Outdoor Education.

Una scelta in linea con la tradizionale e diffusa consuetudine di giocare nel giardino del nido o della scuola e di fare uscire nei parchi, in collina o al mare che si protrae da tanti anni.
Il valore aggiunto si è realizzato nella scelta di promuovere l'OE (Outdoor Education) in tutti i Servizi, ovvero 7 nidi e 9 scuole dell'infanzia, attraverso percorsi di formazione che hanno coinvolto tutto il personale e che hanno puntato su corpo e movimento, emozioni all'aperto, crescere in natura, apprendere all'aria aperta, suoni della natura, esplorare il territorio, educazione scientifica. 

“A tutt’oggi – dichiarano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla scuola Simona Benedetti - grazie anche al costante e convinto coinvolgimento delle famiglie, possiamo certamente affermare che l’Outdoor education rappresenta a tutti gli effetti un tratto pedagogico distintivo delle scuole comunali, che interessa ogni giorno poco meno di 1.000 bambine e bambini di età ricompresa fra 0 e 6 anni. Quest’anno, infatti, per il secondo anno consecutivo e con obiettivo di continuità, i percorsi didattici dentro alle sezioni, così come i progetti pedagogici annuali, saranno sempre centrati sull’educazione all’aperto e sull’utilizzo dell’ambiente esterno (il giardino della scuola, il parco di quartiere, il centro della città, ecc.) come luogo effettivo di apprendimento, al pari dell’aula. E questo, in ogni momento e con ogni stagione, anche rigida e piovosa”. 

Di outdoor si è parlato anche sabato 18 novembre alla sala Rossa del San Biagio, durante il convegno conclusivo che il Comune ha dedicato a Gianfranco Zavalloni, indimenticato Dirigente scolastico e pedagogista, cui nel 2015 è stato intitolato il Centro di Documentazione Educativa del Comune di Cesena.Hanno preso parte all’incontro, centrato sulla pedagogia di Zavalloni e sui temi a lui cari – la lentezza dell’apprendimento, l’ambiente e l’ecologia, lo studio associato al gioco e al lavoro manuale, i diritti dell’infanzia - Franca Zuccoli (Università della Bicocca), Mario Turci (Direttore Musei Santarcangelo), Gianfranco Staccioli (scrittore e pedagogista), Antonio Vigilante (Liceo Piccolomini), Giancarlo Cerini (già Ispettore MIUR), Giuseppe Prosperi (già Dirigente scolastico) e Simonetta Ferrari (Dirigente scolastico di Cesena).

Momenti aperti e intensi cui hanno partecipato oltre 200 insegnanti della città, in particolare delle scuole dell’infanzia, primarie e medie.Il convegno ha chiuso la programmazione autunnale dei grandi eventi promossi dal Comune e dal CDE, dedicati ai “grandi della pedagogia”, che si era aperta con la tre giorni di settembre dedicata alla testimonianza di Don Lorenzo Milani.Complessivamente hanno partecipato alle iniziative oltre 500 insegnanti e operatori scolastici.
“Siamo molto contenti – concludono il sindaco Lucchi e l’Assessore Benedetti – dell’esito di questi momenti di confronto e formazione: la partecipazione numerosa degli insegnanti cesenati ci ha confermato ancora una volta come la città possa contare su educatori appassionati e interessati davvero alla crescita personale e culturale dei nostri studenti”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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