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Il premio Malatesta Novello - Città di Cesena 2017

Il premio sarà consegnato lunedì 20 novembre alle ore 17 in Biblioteca Malatestiana

Il Premio Malatesta Novello per il 2017 è stato assegnato al neurochirurgo Franco Servadei alla paladina dei diritti delle donne Marisa Marisi e alla memoria del grande trombettista jazz Marco Tamburini.

A indicarli la commissione presieduta dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e composta dal professor Marino Biondi, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria all’Università di Firenze, e dal professor Carlo Dolcini, docente di Storia Medievale all’Università di Bologna.

Come tradizione, il premio sarà loro consegnato nel corso di una cerimonia che si svolgerà in Biblioteca Malatestiana il prossimo 20 novembre, anniversario della morte di Malatesta Novello, alle ore 17. 

Il premio consiste nella riproduzione in oro zecchino di una medaglia realizzata dal Pisanello e custodita nella Malatestiana, raffigurante da un lato il profilo e dall’altro la figura intera di Malatesta Novello.

La cerimonia
L’evento si svolgerà alla presenza del Prefetto di Forlì-Cesena Fulvio Rocco De Marinis; a consegnare i premi sarà il sindaco Paolo Lucchi. Conduce la giornalista Elide Giordani. 
La cerimonia sarà aperta, come di consueto, da un preludio musicale eseguito dagli allievi del conservatorio “Bruno Maderna”.

Le motivazioni
Il Premio Malatesta Novello 2017 è assegnato :

a Marisa Marisi
Per la passione contagiosa, la generosità, la determinazione con cui, dal dopoguerra fino ad oggi, si impegnata per affermare i diritti delle donne e costruire, così, una società più giusta, rispettosa delle differenze, attenta ai bisogni dei più deboli.
Dalle prime campagne con le ‘partigiane della pace’ alle battaglie a fianco delle operaie ortofrutticole, dalle iniziative intraprese in consiglio comunale per promuovere servizi in grado di favorire l’emancipazione femminile ai progetti all’avanguardia avviati con il Roir per disegnare nuove forme di assistenza, Marisa ha sempre saputo coniugare sensibilità e concretezza, testa e cuore.
Ma, soprattutto, è sempre stata un’anticipatrice, capace di guardare lontano e di capire prima di tutti  le nuove sfide da affrontare. E’ stato così anche per il suo impegno più recente, ancora una volta a fianco delle donne, contro la violenza di genere e l’indifferenza colpevole.
Ancora una volta una battaglia culturale per il rispetto e la dignità delle donne, ancora una volta una battaglia per rendere migliore la nostra società.  

a Franco Servadei
Per il prezioso impegno e l’abnegazione con cui si è dedicato a un settore della medicina complesso e delicato come quello della neurochirurgia, raggiungendo risultati di altissimo valore, e per il contributo determinante che ha dato alla nascita e allo sviluppo del trauma center del Bufalini, dove ha operato per 17 anni.
La sua esperienza traumatologica e i suoi studi, pubblicati sulle più importanti riviste internazionali, hanno portato il dottor Servadei ad occupare un ruolo di primo piano nella società scientifica, unanimemente riconosciuto nel 2015 quando è stato chiamato – primo italiano in 60 anni di storia – a guidare la Federazione mondiale delle Società di neurochirurgia che rappresenta oltre 30 mila neurochirurghi nel mondo e 127 società articolate in cinque associazioni continentali.  

Alla memoria di Marco Tamburini
Per aver interpretato nel modo più autentico e profondo l’amore per la musica, inizialmente coltivato nella più antica istituzione musicale cesenate.
Dall’istituto Corelli è iniziato il viaggio che lo ha portato a imporsi come uno dei trombettisti più importanti della scena jazz italiana e internazionale. Ma questa passione così raffinata non gli ha impedito di mettere il suo talento a disposizione di altri generi musicali, nella convinzione che fosse sbagliato mettere barriere, perché l’unica cosa importante è fare musica, e farla bene.
E sicuramente questo è l’insegnamento più importante che ha consegnato anche ai suoi allievi del Conservatorio. Con la sua tromba Marco Tamburini ci ha incantato, emozionato, divertito regalandoci il privilegio di condividere con lui la sua parte più intima perché – come ha detto in una delle sue ultime interviste – “quando si suona è come mettersi a nudo”.

Le scorse edizioni

Istituito nel 2007, il Premio Malatesta Novello è stato assegnato nelle precedenti edizioni a:

- Oddo Biasini, Nicoletta Braschi e Davide Trevisani nel 2007
- Mariangela Gualtieri, Alberto Sughi e Azeglio Vicini nel 2008
- Francesco Amadori, Ilario Fioravanti e Monica Mondardini nel 2009
- Giorgio Ceredi, Edmeo Lugaresi (alla memoria) e Maria Grazia Maioli nel 2010
- Nerio Alessandri e Chiara Guidi nel 2011
- Cino Pedrelli (alla memoria), Bruno Piraccini e Cristina Ravaglia nel 2012
- Giuliano Galassi, Giobbe Gentili e Anna Zanoli nel 2013
- Emanuelle Caillat, Dionigio Dionigi e Giovanni Paganelli nel 2014,
- Giulio Babbi, Monica Miari e Nadia Campana (alla memoria) nel 2015
- Romeo Castellucci, Sara Santoro (alla memoria) e Fabio Zaffagnini nel 2016

 
 

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