testata per la stampa della pagina

Bando che premia l'impresa sociale al femminile

donne

ai progetti vincitori 100.000 euro a fondo perduto

Progetto "Donne e Lavoro", un bando di concorso che premia l'impresa sociale al femminile


Lo scopo del bando è offrire alle donne un'opportunità di emancipazione e promozione sociale attraverso il lavoro. In Italia i dati e le statistiche non lasciano dubbi: non tutte le donne hanno la possibilità di trovare un impiego (lavorano solo il 46,3 per cento e sette milioni in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro) e se succede avviene di più al Nord (al Sud il tasso di occupazione crolla al 34,7 per cento). Chi lavora, poi, guadagna meno dei colleghi maschi: in Italia la differenza si aggira mediamente intorno al 23,3 per cento (in Europa tra il 15 e il 17 per cento in meno).

C'è poi un altro aspetto da considerare. Le donne che si presentano a una banca per chiedere un prestito spesso non corrispondono al profilo richiesto e le ragioni possono essere diverse: hanno smesso di lavorare per dedicarsi alla famiglia ed è ormai passato un po' di tempo, non hanno un curriculum adeguato, oppure non hanno abbastanza soldi e ne chiedono troppi, non hanno garanzie sufficienti per quello che la banca richiede loro.
Inoltre le attività lavorative scelte dalle donne spesso sono troppo piccole e richiedono poco capitale perchè legate al settore dei servizi: piccolo commercio, turismo, cura e ospitalità. E prevedono un lavoro flessibile, part-time.

Lo scopo del bando è individuare tre progetti vincitori in tre ambiti diversi, a ognuno dei quali verrà attribuita una somma di 100.000 euro a fondo perduto.

I requisiti per partecipare
Possono presentare domanda per le attività di impresa tutte le donne che intendano realizzare un'attività con finalità di solidarietà o utilità sociale residenti in Italia in maniera stabile.
Non ci sono limiti d'eta per gli ambiti Solidarietà e Casa&Lavoro, mentre per le domande relative ai progetti in ambito Web le partecipanti non devono superare i 30 anni di età.
A presentare la domanda può essere anche un ente, anche se l'ente per la realizzazione del progetto non è ancora costituito. Oppure enti e società già esistenti, qualificabili come imprese sociali che vogliono allargare le loro attività.

Scadenza: 15 gennaio 2011

Per maggiori informazioni visitate il sito della Fondazione Vodafone Italia
 

 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito