Meno morti e feriti, strade più sicure e più ordinate, aumento della mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell’aria.
Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi delineati dal Pums, Piano Urbano per la mobilità sostenibile del Comune di Cesena.
Messo a punto dopo mesi di lavoro, il documento è stato illustrato nell’incontro pubblico svoltosi lunedì 6 novembre alle ore 18 nella sala del consiglio comunale.
“Sarà questo – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla Mobilità Maura Miserocchi - il punto di partenza per avviare un nuovo capitolo nell’organizzazione della mobilità cesenate, che ridisegnerà il traffico, la sosta, la rete del trasporto pubblico, i percorsi cicolpedonali da qui al 2030.
In realtà, molte delle linee guida contenute nel Pums sono già anticipate in molte delle scelte compiute dall’Amministrazione in questi anni, come testimoniano gli 87 km d piste ciclabili già esistenti, le 70 biciclette pubbliche a disposizione per il bike sharing, i 158 km di percorsi pedonali.
Per il futuro la sfida è di continuare in questa direzione, attraverso la realizzazione infrastrutture sempre più adeguate a favorire spostamenti sicuri e a basso impatto ambientale, ma soprattutto favorendo la diffusione fra i cittadini di una maggiore consapevolezza e, di conseguenza, di comportamenti più sostenibili”.
“La presentazione di oggi – specificano Sindaco e Assessore – segna l’avvio del confronto con la città.
E’ già in programma fra quindici giorni un primo incontro pubblico in cui chi lo vorrà potrà esprimere le proprie valutazioni; ma fin da ora segnaliamo la disponibilità dell’Amministrazione per incontri con i Quartieri e le Associazioni che lo richiederanno. L’intenzione è di dedicare a questa fase di dibattito i prossimi due mesi per arrivare, infine, all’adozione del Pums a gennaio 2018”.
Ma vediamo nel dettaglio i principali contenuti del Piano urbano della Mobilità sostenibile
Più sicurezza meno incidenti feriti e morti
La sicurezza stradale percepita è il primo obiettivo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Negli ultimi 15 anni, grazie ai piani particolareggiati di quartiere (con l’introduzione delle zone 30, il riordino della sosta sulle strade, l’installazione di dissuasori di velocità, ecc.) si è riusciti a risolvere molti aspetti critici, favorendo al contempo il corretto comportamento degli utenti. L’orientamento è di proseguire in questa direzione, prevedendo un ampliamento delle zone 30, una redifinizione dei limiti di velocità sulle strade extraurbane, la creazione di attraversamenti pedonali più sicuri con "zebrature" e dissuasori di sosta in prossimità degli incroci e illuminazione led
Per una città più ordinata e funzionale
Una mobilità più sicura e sostenibile non può prescindere dal buon mantenimento della rete viaria. Per questo uno dei capitoli del Pums è dedicato specificamente a questo tema. Oltre alla manutenzione costante delle strade e della segnaletica, si conferma l’impegno per l’eliminazione delle barriere architettoniche sui percorsi stradali (ricorrendo anche alle nuove tecnologie, con un’app dedicata alla localizzazione e disponibilità dei posti auto riservati) e per completare il piano delle fermate bus abilitate per i disabili. Si punta, inoltre, a liberare progressivamente le strade dalle auto in sosta.
Più bicicletta: raddoppiare in 10 anni gli utenti sistematici
Cesena ha già una tradizione, una disponibilità dei cittadini e una struttura territoriale che facilitano l'uso quotidiano della bicicletta per diverse esigenze di spostamenti casa-lavoro, casa-scuola, casa-servizi.Già oggi molti cesenati si spostano sui pedali, facilitati in questo dalla rete ciclabile sviluppatasi nel corso del tempo e che oggi si estende per circa 87 km.
Un primo impegno contenuto nel Pums è quello di ampliarla ulteriormente, realizzando ove possibile piste ciclabili in sede propria.In questo ambito, fra i progetti strategici ci sono quelli della velostazione (a cui si sta già lavorando), della ciclovia del Savio (che porterà a realizzare 15 km di pista ciclabile da Cesena fino a Borello lungo l’argine del fiume, in continuità con l’itinerario già esistente che arriva fino al mare), degli itinerari ciclabili nella centuriazione romana; da sottolineare che questi ultimi progetti sono particolarmente significativi anche in un’ottica di sviluppo del turismo ciclistico.Ma si punta anche a facilitare l’accesso alle scuole per chi arriva in bici (ad esempio, prevedendo la riorganizzazione della circolazione nelle aree limitrofe a misura di chi pedala) e a incentivi per chi sceglie la bicicletta.
Ridistribuzione dei flussi di traffico nel centro cittadino
L’avvio del percorso per la progettazione del nuovo ospedale di Cesena ha determinato anche analisi e valutazioni sugli attuali flussi di traffico verso l’ospedale e simulazioni sui flussi futuri.
Di fatto, la costruzione del nuovo ospedale consentirà di ridurre il traffico nell’area urbana del centro cittadino. Contestualmente, però, occorrerà aumentare l’accessibilità dai percorsi extra comunali (in migliorando, in particolare, i collegamenti con Cesenatico e Cervia) e, soprattutto, prevedere un tpl innovativo per il collegamento tra centro e nuovo ospedale.