Si trasmette il testo della risposta che l’Assessora alle Politiche Ambientali Francesca Lucchi ha fornito nel corso del Consiglio comunale all’interpellanza dei consiglieri Vania Santi (Cesena Siamo Noi), Marco Casali (Libera Cesena) e Natascia Guiduzzi (Movimento 5 Stelle Cesena) in merito ai servizi di igiene ambientale.
Di seguito il testo della risposta:
Anticipo sin da subito che le risposte fornite sono state richieste in parte al Gestore ed in parte all’Agenzia Territoriale per i servizi idrici e rifiuti,non essendo di competenza dell’Amministrazione comunale la gestione contrattuale degli operatori che operano nel settore della gestione dei rifiuti,così come non è competenza comunale la gestione delle gare di affidamento dei subappalti.
Ciò premesso, anticipando l’ultima domanda, si conferma l’attenzione costante dell’Amministrazione nel seguire le tematiche relative alla tutela del lavoro e dei lavoratori, attenzione che non può esimersi dal rispetto per il ruolo sociale che le cooperative svolgono da sempre nel nostro territorio, offrendo lavoro ed opportunità a settori svantaggiati, evidenziando altresì la delicatezza del tema in oggetto.Evidenzio inoltre come vi sia una normativa stringente che detta direttive anche su questi argomenti. In particolare, nella cronistoria da voi così precisamente delineata, manca in realtà un passaggio chiave, che è stata la pubblicazione del nuovo codice degli appalti ed il suo correttivo.
Infatti, successivamente alla sottoscrizione del richiamato Protocollo con le associazioni sindacali (avvenuto ad aprile 2016, non 2017 come erroneamente riportato), è intervenuta l’emanazione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. 50/2016 e del relativo decreto “correttivo” D.Lgs. 56/2017, che hanno introdotto, in tema di contrattualistica applicabile al personale impiegato nell’esecuzione di un appalto, una nuova disciplina contrastante con la previsione del Protocollo stesso, imponendo una maggiore liberalizzazione in ordine ai contratti da applicare al personale impiegato nell’esecuzione dell’appalto. In merito ai quesiti da voi posti, condivido i dati fornitici:
1 - Quanti lavoratori operano nei diversi servizi dell’igiene ambientale e a quali ditte o cooperative fanno capo:
Hera, concessionaria del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani per la Provincia di Forlì-Cesena, impegna per l’esecuzione delle varie attività sia personale proprio che di fornitori esterni.L’attività interna è organizzata per territorio e quella dei comuni Cesenati ha un’unica sede operativa. Per la gestione dei servizi in tutti questi comuni sono impiegate 45 unità dipendenti direttamente da Hera. Questo conteggio esclude tutte le unità dedicate alle attività indirette e di supporto.
Per la quasi totalità dei servizi eseguiti da fornitori terzi, Hera ha bandito nel 2015 una gara per tutto il territorio della Provincia di Forlì-Cesena.Il fornitore aggiudicatario della gara ci ha comunicato i nominativi di 436 unità che impiega per l’esecuzione di tutti i servizi su tutta la provincia. Non tutti i nominativi sono impiegati Full Time in quanto in questo elenco sono compresi anche lavoratori che svolgono attività anche su contratti con altri committenti e quelli con contratti stagionali impiegati prevalentemente sui comuni della costa. Il fornitore che si è aggiudicato la gara ha partecipato come Raggruppamento Temporaneo di Imprese.
- La Mandataria è Consorzio Formula Ambiente Soc. Cooperativa Sociale;
- La Mandante è CICLAT Trasporti Ambiente Soc. Cooperativa.Consorziate alla Mandante e alla Mandataria vi sono varie Imprese che operano sul territorio.
2- Quanti lavoratori tra questi appartengono a categorie a rischio di emarginazione sociale individuate da art.4 legge 381/1991:
Nell’ambito del territorio provinciale delle 436 unità indicate dal fornitore 151 sono inserite secondo quanto previsto dall’Art. 4 della Legge 381/91 (Lavoratori svantaggiati).
3 - Quali tipologie di contratto vengono applicati ai lavoratori impiegati nel settore nel territorio del Comune di Cesena:
Fin dal 2010 Hera negli appalti inerenti i servizi ambientali di raccolta e spazzamento prevede nei bandi di gara l’obbligo di applicazione del CCNL dei Servizi Ambientali (Utilitalia o FISE) al personale delle ditte aggiudicatrici.Tale obbligo, perché di questo si tratta, è imposto e disciplinato all’art. 8 del CCNL dei Servizi Ambientali. L’articolo regola non solo i trattamenti economici normativi da applicare al personale alle dipendenze delle ditte appaltatrici, ma altresì una serie di principi da rispettare nell’espletamento delle gare.Alla lettera B dell’art. 8 è prevista la possibilità di poter derogare a tale obbligo da parte della stazione appaltante, prevedendo l’assegnazione di una quota di attività alla cooperazione sociale.Tale deroga è condizionata da due elementi:
1. che la quota sia riferita a non più del 5% del volume economico delle attività complessivamente gestite dalla stazione appaltante ed inerenti le attività di spazzamento, raccolta anche differenziata, trasporto (esclusa l’attività di trasferenza) dei rifiuti solidi e liquidi, espurgo pozzi neri, lavaggio cassonetti. La quota come prevede il CCNL è stata elevata con accordo sindacale aziendale al 15%.
2. Il secondo elemento è quello della presentazione da parte dei partecipanti alle gare di progetti di inclusione sociale, poiché tale deroga è finalizzata a promuovere l’inserimento lavorativo di personale svantaggiato.
4 - Quali differenze di retribuzione e trattamento emergono tra lavoratori con diverse tipologie contrattuali, a parità di mansione e al netto di agevolazioni personali:
La differenza retributiva tra il CCNL dei Servizi Ambientali e quello delle Cooperative Sociali è all’incirca del 23%.