All’indomani dell’ordine del giorno votato dal Consiglio comunale nell’ultima seduta, relativo a nuovi criteri perl’assegazione di spazi pubblici che comprendano la sottoscrizione ai valori costituzionali e antifascisti, gli uffici comunali si sono attivati per elaborare le modifiche regolamentari necessarie a concretizzare l’indirizzo espresso dall’Assemblea consigliare. Tali modifiche saranno discusse dal Consiglio comaunle già nella prossima seduta, prevista per il 15 novembre.
Lo annuncia il Sindaco Paolo Lucchi con una lettera inviata ai Consiglieri comaunli, nella quale spiega come l’ordine del giorno, senza gli adeguamenti regolamentari, non ha effetto diretto sull’ordinamento locale tanto che, a quadro normativo invariato, non si sono potute negare autorizzazioni di suolo pubblico pur se presentate da organizzazioni che evidentemente si rifanno a principi e valori diversi da quelli indicati nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale.
Il Sindaco conclude la lettera, trasmessa proprio nel giorno in cui ricorre l’anniversario della Liberazione della città dall’occupazione nazifascista, con una valutazione relativa alla storia di Cesena, insignita della medglia d’argento al valor militare.
Di seguito il testo della lettera
Ai Consiglieri comunali
Come ricorderete, lo scorso 28 settembre, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno con il quale si è stabilito di attivare uno specifico percorso per l’adeguamento dei regolamenti comunali. L’obiettivo, com’è noto, è l’attivazione di un meccanismo che, al momento della richiesta di autorizzazione di spazi pubblici, imponga ai richiedenti di sottoscrivere una specifica dichiarazione di impegno e rispetto dei valori dell’integrazione, dell’antifascismo, della tolleranza e della
democraticità, cui si ispirano i nostri principi costituzionali.
I regolamenti interessati da tale procedura sono, pertanto, il regolamento di occupazione del suolo pubblico ed il regolamento sul patrimonio che disciplina la concessione spazi e sale comunali.
Alla luce di questo indirizzo consiliare, giunto al termine di una lunga ed appassionata discussione, diventa necessario procedere con rapidità nella direzione indicata dal Consiglio comunale, anche per eliminare gli equivoci che potrebbero nascere sotto il profilo amministrativo da un provvedimento tanto “intenso” sul piano politico, ma privo, al momento, come tutti abbiamo ben inteso, di effetti diretti all’interno dell’ordinamento locale, tanto che, nel frattempo, non si sono potute negare autorizzazioni di suolo pubblico pur se presentate da organizzazioni che evidentemente si rifanno a principi e valori diversi da quelli indicati nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale.
Per questo, vi comunichiamo sin d’ora che verranno poste all’attenzione del Consiglio Comunale, nella prima seduta utile (presumibilmente nella data del 15 novembre), le proposte di modifica in questione, così da tramutare in disposizioni
amministrativamente vincolanti, gli indirizzi consigliari.
Sul piano delle ricadute concrete, verrà resa obbligatoria – e quindi condizione necessaria per il rilascio di concessione di suolo pubblico e di sale e locali pubblici – l’impegno scritto e formalizzato circa il rispetto dei principi più sopra citati.
Comportamenti successivi, difformi con quanto stabilito (fermo restando le più gravi ipotesi di reato, da perseguirsi a norma delle vigenti leggi in materia), potranno costituire motivo di revoca e/o sospensione della concessione.
In tutto ciò, come è ben possibile comprendere, siamo ben lungi dal voler assumere, come impropriamente affermato da alcuni, provvedimenti “liberticidi” o arbitrariamente discriminatori. Né il percorso intrapreso può incidere in alcun modo sulle organizzazioni sociali, culturali ed aggregative, che, costituendo un valore aggiunto per il nostro territorio, intendono svolgere la loro attività in conformità al dettato, non tanto e non solo regolamentare, ma, ancor prima, dei valori consacrati a
livello costituzionale.
L’intervento andrà piuttosto diretto a quelle situazioni nelle quali, in sfregio a tali principi, si intendano utilizzare spazi riservati alla collettività civica per propugnare o veicolare ideologie razziste, xenofobe e antidemocratiche, o nelle quali vengano manifestati direttamente od indirettamente riferimenti all’ideologia fascista e nazista.
La Città di Cesena, per il corso della vicenda storica che ha connotato la sua odierna identità e l’identità stessa dei cesenati – che oggi ben ricordiamo proprio nel 73° anniversario della Liberazione della città dall’occupazione nazifascista – merita,
sotto questo profilo, profondo e sommo rispetto, che, come Amministrazione, non possiamo non garantire con ogni mezzo necessario.
Il Sindaco
Paolo Lucchi