Anche a Cesena entrano in vigore da lunedì 2 ottobre, per protrarsi fino al 31 marzo 2018, le misure per la qualità dell’aria e contro l’inquinamento previste dal “Piano aria integrato regionale” (Pair2020), con il quale la Regione Emilia-Romagna mette in campo le misure necessarie per rientrare nei valori limite degli inquinanti atmosferici fissati dall’Unione Europea.
E quest’anno, per la prima volta, gli stessi provvedimenti sono condivisi anche da Lombardia, Piemonte e Veneto, sulla base del “Nuovo Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano” firmato dall’Emilia-Romagna e dalle altre regione dell’area padana con il ministero dell’Ambiente.
Il Comune di Cesena ha appena pubblicata l’ordinanza con le modalità di applicazione delle direttive regionali e dell’accordo.
Le limitazioni ordinarie riguarderanno le classi di veicoli più inquinanti che, per i prossimi sei mesi, non potranno circolare dal lunedì al venerdì (nella fascia oraria 8.30-18.30) in un’area che abbraccia buona parte del centro urbano, come si può notare dalla mappa allegata.
Al suo interno sono previsti alcuni percorsi liberi per il collegamento ai parcheggi di scambio e un corridoio che attraversa il centro.
Sono esclusi dalle limitazioni i veicoli a benzina omologati Euro 2 o successive, i diesel omologati Euro 4 o successive, i ciclomotori e motocicli omologati Euro 1 o successive, i veicoli elettrici o ibridi dotati di motore elettrico, quelli funzionanti a metano o GPL, gli autoveicoli in car pooling.
Prevista, inoltre, un’ampia serie di deroghe per consentire la circolazione a particolari categorie (disabili, persone che devono sottoporsi a particolari terapie, medici, paramedici, assistenti domiciliari, mezzi adibiti al trasporto di prodotti deperibili, mezzi di pronto intervento, ecc.).
Una novità rispetto al passato è che sono previsti due livelli di allerta, che corrispondono a interventi di emergenza diversi.
Il primo livello di emergenza scatta dopo 4 giorni consecutivi (anziché 7 giorni come gli anni precedenti) del superamento del valore massimo di Pm10.
In questo caso le restrizioni alla circolazione in ambito urbano saranno estese in modo automatico ai veicoli diesel euro 4 (dalle 8.30 alle 18.30) e ai veicoli commerciali euro 3 diesel (dalle 8.30 alle 12.30). Inoltre scatterà:
- il divieto (in presenza di impianti alternativi) di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori alla classe 3 stelle;
- il divieto di qualsiasi tipo di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc.) e di spandimento dei liquami zootecnici;
- l’obbligo di abbassare il riscaldamento medio nelle case e uffici a 19 gradi;
- il divieto di sostare in strada con il motore acceso.
Il secondo livello di allerta scatterà dopo 10 giorni consecutivi di superamento, e aggiungerà altri provvedimenti a quelli già previsti.
In particolare, il divieto di circolazione sarà esteso alle vetture private di categoria almeno Euro 4 diesel in ambito urbano nella fascia 8.30-18.30, ai veicoli commerciali Euro 3 diesel nella fascia oraria 8.30-18.30 ed Euro 4 diesel nella fascia 8.30-12.30.Inoltre, il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa sarà esteso anche alla classe 3 stelle.
Tutte le misure emergenziali resteranno in vigore fino al primo giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al giorno del blocco).
Saranno prorogate se i livelli rimangono superiori alla soglia.
“Quello con le limitazioni previste dal Pair è un appuntamento ormai consueto – osservano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alle Politiche Ambientali Francesca Lucchi – e, come sempre, Cesena è pronta a fare la sua parte per applicare le indicazioni regionali. Ma continuiamo a credere che questi provvedimenti non siano fra i più efficaci e che sia necessario proseguire soprattutto nella costruzione di politiche d’intervento lungimiranti e aderenti agli sforzi già messi in atto dai Comuni.
E in questo senso, il Comune di Cesena già da tempo è attivo. Lo testimonia l’ampio ventaglio di azioni che da anni abbiamo intrapreso per migliorare la qualità dell’aria: dagli interventi per ridurre l’effetto impattante del traffico e favorire l’uso di mezzi pubblici allo sviluppo della rete ciclabile e della pedonalizzazione del centro storico”.