Caduti della Grande Guerra e stelle del cinema, scorci di una Cesena ormai scomparsa e scene ‘rubate’ dai set dei film: è ricco il patrimonio fotografico a disposizione del Comune di Cesena.
Ne fanno parte 72 archivi per quasi 350mila immagini che abbracciando un periodo compreso fra metà Ottocento e i giorni nostri e che, da un punto di vista tecnico, spaziano dalle lastre di vetro ai più moderni supporti digitali.
Il nucleo più consistente è quello conservato in Biblioteca Malatestiana, costituito da 60 fondi per un totale di oltre 190mila immagini.
Sono invece oltre 150mila fra stampe e negativi le immagini, suddivise in 12 fondi, in possesso del Centro Cinema Città di Cesena.
L’Amministrazione comunale intende valorizzare questa straordinaria ricchezza iconografica favorendone la conoscenza e la divulgazione, sia attraverso lo sviluppo dell’attività espositiva, sia avvalendosi dell’accessibilità della rete.
E il primo passo in questa direzione è rappresentato dal completamento delle operazioni di tutela necessarie, prime fra tutte l’inventariazione e la digitalizzazione.
Per raggiungere l’obiettivo il Comune cementa l'alleanza con l'Ibc e la Cineteca di Bologna, assicurandosi l'apporto della loro vasta competenza con la benedizione della Regione Emilia – Romagna.
Questa volontà è stata ribadita nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, a cui hanno partecipato l’Assessore alla Cultura Christian Castorri, l’Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità della Regione Emilia – Romagna Massimo Mezzetti, il responsabile delle Risorse Umane della Fondazione Cineteca di Bologna Davide Pietrantoni, il direttore dell’Ibc Claudio Leombroni, la dirigente del settore Cultura del Comune Elisabetta Bovero.
Già da tempo il Comune di Cesena ha stretti rapporti con Ibc e Cineteca, avviando con loro anche interventi volti proprio alla fruizione degli archivi fotografici.
L'Ibc, infatti, ha già collaborato con il Centro Cinema per la schedatura e le scansioni di una fetta importante dei fondi è proprio in virtù di questo rapporto il Centro Cinema Città di Cesena è stato il primo in Italia a mettere a punto, nel 1993, uno schema per la schedatura informatica delle foto di Cinema.
E’, invece, specificamente previsto nella convenzione siglata nel 2015 fra Comune di Cesena e Fondazione Cineteca di Bologna, l’impegno per l’innalzamento degli standard di conservazione del patrimonio fotografico attraverso interventi specifici.
E proprio grazie a questo accordo, lo scorso anno è stato eseguito l'intervento conservativo sul fondo Divo Cavicchioli, che con più di 76mila immagini è il più corposo fra quelli in presenti nell'archivio del Centro cesenate.
Nel dettaglio, la Cineteca ha provveduto al condizionamento dei negativi, alla verifica dello stato dei file digitale, al controllo e perfezionamento dell'inventario sia dell'archivio fisico che di quello digitale.
Concluso l’intervento su questo fondo, ora è in fase di lavorazione il fondo Paolo Cavicchioli (figlio di Divo), composto da diverse migliaia i negativi. In questo caso, il lavoro è più impegnativo perché le immagini devono essere ancora digitalizzate.
Dopo il trattamento di questi fondi degli archivi fotografici del san Biagio (i più significativi per consistenza numerica) si proseguirà con gli altri fondi posseduti.
Con la realizzazione del terzo lotto della Malatestiana, che farà convergere in un’unica sede tutti gli archivi fotografici comunali con la possibilità di intervenire in modo standardizzato e omogeneo su tutti i nuclei.
In collaborazione con IBC è allo studio un progetto di ulteriore valorizzazione del patrimonio fotografico del Comune di Cesena, attraverso la messa in rete delle fotografie.