Mercoledì 20 settembre alle 14.30 alla Sala Rossa del Centro San Biagio è in programma “Don Lorenzo Milani, le pedagogie dei grandi”, convegno conclusivo della tre giorni di iniziative (18, 19 e 20 settembre) organizzate in occasione del 50° anniversario dalla morte di Don Lorenzo Milani e dalla pubblicazione di “Lettera a una professoressa”, manifesto che ha reso celebre in tutto il mondo Don Milani e la scuola di Barbiana lasciando segni profondi nella cultura e nella società.
Ad aprire l’appuntamento saranno gli interventi del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e del Direttore dell’Ufficio Scolastico provinciale di Forlì-Cesena Giuseppe Pedrielli mentre l’Assessore alla Scuola del Comune di Cesena Simona Benedetti curerà una piccola introduzione. Gli approfondimenti del pomeriggio iniziano con “Don Milani. La parola agli ultimi”, intervento sulla figura del parroco a cura di José Luis Corzo Toral, padre scolopio e docente di pedagogia della religione presso la Pontificia Università di Salamanca.A seguire il maestro di scuola primaria e collaboratore dell’Associazione Cenci Laboratorio Franco Lorenzoni parlerà di “Cinque ragioni per tornare all’esperienza radicale di Don Milani”.
A chiudere il pomeriggio sarà l’intervento “Si può fare. La scuola come ce la insegnano i bambini” del sociologo e maestro di scuola primaria Davide Tamagnini.
A coordinare tutti gli interventi sarà il Dirigente del Settore Scuola del Comune di Cesena Monica Esposito.
L’appuntamento è realizzato dal Centro di Documentazione Educativa Gianfranco Zavalloni, in collaborazione con il Comune di Cesena e con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna del Ministero dell’Istruzione.
Informazioni: CDE “G. Zavalloni”, tel. 0547 355743.
Don Milani (1923-1967), una vita per l’educazione
Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla morte di Don Lorenzo Milani, la cui testimonianza, breve ma intensa, rappresenta ancora un grande esempio religioso, educativo e sociale.La scuola di Barbiana, la difesa dei più deboli, l’istruzione come strumento di emancipazione e di uguaglianza fra tutti i bambini, hanno costituito, in tutti questi 50 anni, esempi concreti di fede, integrazione e inclusione. Ancor più da quando la crisi economica ha fatto emergere anche nelle nostre comunità il pericolo di una limitazione di diritti, in particolare dell’infanzia, che parevano da tempo consolidati.